Furti con POS contactless, qual è il vero rischio e come difendersi: facciamo il punto

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HDblog.it Aug 03, 2025 · 2 mins read
Furti con POS contactless, qual è il vero rischio e come difendersi: facciamo il punto
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Ma davvero rischiamo di essere derubati semplicemente da un ladro che avvicina un Pos alle nostre tasche? Tecnicamente sì, è POS-sibille, materialmente tuttavia è improbabile: potremmo riassumere la questione così, con un gioco di parole. Anzitutto, va fatta una precisazione: per quanto riguarda gli smartphone, il rischio è praticamente nullo. Il telefono, infatti, richiede autenticazione biometrica o tramite PIN per ogni transazione, inclusi gli importi minimi.

Più sfumato, invece, il discorso relativo alle carte di debito e credito fisiche: in questo caso per transazioni inferiori a 50 euro non viene richiesto il PIN. E tuttavia il furto "a striscio" resta comunque complesso. I pagamenti contactless avvengono quando il Pos e lo smartphone o la carta si trovano molto vicini: proprio come suggerisce il nome non è necessario il contatto fisico, ma comunque occorre una vicinanza estrema, nell'ordine di pochi centimetri. Una barriera che sembra comunque insufficiente a proteggerci dai malintenzionati, ma per fortuna le cose sono più complesse di così.

Chiunque avrà fatto esperienza, almeno una volta, di un malfunzionamento della tecnologia contactless in un negozio. Ecco: riuscire a ricevere un pagamento avvicinando un Pos ad una tasca con un portafoglio non è così semplice: lo spessore degli abiti, quello del portafoglio e le diverse carte contenute dallo stesso sono tutti ostacoli che rendono improbabile la buona riuscita della cattiva azione. Esatto: le carte, in un certo senso, si difendono tra di loro, dal momento che creano un'interferenza che manda in confusione il Pos. Se state pensando alle blocking cards o a quei portafogli che promettono di schermare le vostre carte da furti o clonazione, sappiate che secondo uno studio condotto nel 2023 da ricercatori italiani questi sistemi sembrano essere semplicemente uno spreco di soldi, offrendo una protezione solo parziale dalle minacce.

Ad ogni modo, anche nell'ipotesi in cui lo "struscio" dovesse andare a buon fine per il criminale di turno, ad allertarci potrebbe essere il segnale acustico emesso dal Pos (che però in ambienti metropolitani affollati potrebbe essere ignorato), ma soprattutto notifiche e SMS che ci informano della transazione appena avvenuta, dandoci la possibilità di reagire immediatamente contattando la banca.

Il pericolo, comunque, è calmierato alla fonte. Furti di questo tipo non possono riguardare grandi somme: come detto, le transazioni per essere automatiche e non richiedere il PIN devono essere inferiori a 50 euro. Nel caso della scippatrice 2.0 di Sorrento, considerando l'entità importante del furto, è molto probabile che prima la malvivente sia riuscita ad appropriarsi della carta fisica della vittima col "metodo tradizionale", per poi svuotarla con tutta calma e numerose transazioni.