Il dubbio principale riguarda quali funzioni resteranno gratuite e quali, invece, finiranno dietro un paywall. La voce di corridoio più accreditata parla di un modello ibrido: le feature base di Galaxy AI dovrebbero rimanere accessibili senza vincoli, mentre le proposte più avanzate, in particolare quelle che richiedono un elevato potere di calcolo, come la generazione video AI, potrebbero diventare a pagamento.
Non si tratta di una strategia inedita. Del resto, anche altri big del settore, come Honor e Google, hanno già scelto di far pagare funzionalità AI particolarmente onerose dal punto di vista computazionale. Samsung, insomma, sembra pronta a seguire l'esempio pur mantenendo gratuite le funzioni più diffuse, per non penalizzare la base utenti.
Con meno di sei mesi alla fine del 2025, gli analisti ritengono plausibile una comunicazione ufficiale entro settembre. Il terzo trimestre diventa così il termine ultimo per sciogliere ogni incertezza sui costi: un passaggio fondamentale per gli utenti che intendono valutare l’acquisto dei prossimi pieghevoli Galaxy, attesi sul mercato con ulteriori potenziamenti AI.