L'utilizzo del chip Exynos 2500 nel Galaxy Z Flip 7 ha già dimostrato l'efficacia della strategia di Samsung per ridurre i costi della sua divisione mobile e rafforzare al contempo la sua divisione LSI, che si occupa della progettazione di chip. L'obiettivo è replicare questo successo su larga scala con l'Exynos 2600 e la serie Galaxy S26: e i primi benchmark trapelati spingono all'ottimismo.
Il successo del nuovo chip non è però cruciale solo per gli smartphone Galaxy. Se l'Exynos 2600 si dimostrerà all'altezza delle aspettative, potrebbe incoraggiare nuovi clienti esterni a scegliere le fonderie di Samsung, specialmente in un momento in cui il concorrente TSMC sta aumentando i prezzi. Indiscrezioni di settore indicano che Nintendo, Tesla e Valens potrebbero essere tra i futuri clienti, un segnale che potrebbe rilanciare in modo significativo le sorti di Samsung Foundry.
L'Exynos 2600 integra una nuova tecnologia chiamata Heat Pass Block per migliorare la dissipazione del calore. Come detto i benchmark emersi sono promettenti, con punteggi che suggeriscono che la GPU Xclipse 960 potrebbe addirittura superare quella dello Snapdragon 8 Elite Gen 5 di Qualcomm.
Nonostante i segnali positivi, la strada verso la piena redditività appare ancora lunga. Secondo le previsioni di Daishin Securities, la divisione Device Solutions dell'azienda dovrebbe riportare un profitto operativo di 5 trilioni di KRW (circa 3,6 miliardi di dollari) nel terzo trimestre, ma il merito è quasi interamente del business dei chip di memoria. La fonderia, al contrario, dovrebbe registrare una perdita di 1,3 trilioni di KRW, sebbene si tratti di un miglioramento rispetto al trimestre precedente. Per Samsung, l'Exynos 2600 è un test fondamentale per riaffermare la propria leadership tecnologica e attrarre i clienti necessari a invertire la rotta.
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