Come abbiamo visto negli scorsi giorni, stanno cominciando a circolare le prime build della One UI 8.5 in forma assolutamente ufficiosa. Non funzionano necessariamente bene, ma sono utili soprattutto per un’altra ragione: si stanno rivelando infatti una preziosa fonte di anticipazioni sui futuri piani del colosso sudcoreano. Vi abbiamo per esempio riportato le prime tracce di nuovi prodotti audio, i Galaxy Buds di quarta generazione, e abbiamo appreso che probabilmente dal punto di vista estetico ci sarà una sterzata verso il Liquid Glass che abbiamo visto su iOS 26.
Un’altra novità riguarda apparentemente i display, che a quanto pare potrebbero implementare una funzionalità di privacy estremamente efficace che Samsung aveva dimostrato già in passato: si chiama Flex Magic Pixel, e sostanzialmente limita in modo significativo il campo visivo laterale del display, per evitare che occhi indiscreti carpiscano informazioni personali che non si vogliono condividere. La One UI lascia intendere che probabilmente la feature debutterà con il prossimo flagship, il Galaxy S26 Ultra, la cui uscita è prevista all’inizio del 2026.
Non è la prima volta che si riportano indiscrezioni in questo senso, ma questa conferma è decisamente importante trattandosi di una fonte molto solida. La tecnologia era stata mostrata da Samsung per la prima volta già nel 2024, in occasione del MWC di Barcellona, e molti dei suoi dettagli tecnici più specifici sono ancora avvolti nel mistero. Appena qualche ora fa vi riportavamo che Samsung non intende fare compromessi sulla qualità dei display del suo prossimo Ultra, implementando il materiale OLED di nuova generazione, noto come “M14”, e una tecnologia anti-riflesso chiamata COE (Color Filter on Encapsulation), già presente da tempo sui pieghevoli della società, che sostanzialmente permette di abbandonare uno strato del display, il polarizzatore.
Secondo molti esperti, proprio la COE è un elemento fondamentale per abilitare la Flex Magic Pixel, ed è proprio per questo che la troveremo solo sul modello Ultra. L’altro ingrediente chiave è il software e più nello specifico l’intelligenza artificiale, che a quanto pare sarà in grado di abilitare la “modalità privacy” in automatico riconoscendo che sullo schermo vengono visualizzate informazioni sensibili. Vale la pena notare che per l’utente principale non ci sono compromessi dal punto di vista della qualità dell’immagine, solo per chi osserva dai lati. Le dimostrazioni della feature, come potete vedere qui sopra, sono piuttosto impressionanti.
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