Samsung sembra intenzionata a proseguire sulla strada del perfezionamento del design per il suo prossimo smartphone di punta. Secondo le ultime indiscrezioni diffuse dal noto informatore Ice Universe, il futuro Galaxy S26 Ultra sarà dotato di un display ancora più grande, ma senza aumentare le dimensioni complessive del dispositivo. Questa evoluzione sarebbe resa possibile da una meticolosa ottimizzazione ingegneristica, che combina cornici ulteriormente ridotte e l'adozione di una tecnologia di pannelli più avanzata.
Il display del Galaxy S26 Ultra dovrebbe raggiungere una diagonale di 6,89 pollici, un leggero incremento rispetto ai 6,86 pollici del suo predecessore. La parte più impressionante, tuttavia, è che questo aumento dell'area di visualizzazione verrebbe ottenuto mantenendo invariata la larghezza del telefono (77,6 mm), grazie a una limatura delle cornici, che si assottiglierebbero fino a 1,15 mm rispetto ai 1,2 mm del Galaxy S25 Ultra.
A consentire questa ottimizzazione sarebbe l'adozione di un pannello OLED con tecnologia CoE (Color on Encapsulation), già utilizzata da Samsung sulla sua linea di dispositivi pieghevoli Galaxy Z Fold. Questa tecnologia, che integra il filtro colore direttamente nello strato di incapsulamento del pannello, permette di eliminare lo strato polarizzatore tradizionale. I benefici sono molteplici: oltre a consentire la creazione di cornici più sottili, questa soluzione migliora il contrasto, aumenta la luminosità e incrementa l'efficienza energetica, con un potenziale impatto positivo sulla durata della batteria.
Nonostante un display più grande possa sollevare perplessità sull'ergonomia e l'uso a una mano, un design complessivamente più sottile e leggero - reso possibile proprio dalla tecnologia CoE - potrebbe facilmente compensare questo aspetto.
Le indiscrezioni sul Galaxy S26 Ultra, quindi, non puntano a una rivoluzione, ma a un'evoluzione mirata e sofisticata. La formula di Galaxy S25 Ultra sembra essere stata particolarmente apprezzata, motivo per cui Samsung sta puntando ad ottimizzare i pochi aspetti che hanno convinto meno. Resta da capire se la casa di Seoul passerà anche ad un pannello a 10 bit - per spegnere definitivamente ogni focolaio di critica - o se continuerà con un più tradizionale pannello a 8 bit, ultimo vero e proprio punto debole (più da scheda tecnica che altro) dell'attuale top di gamma insieme all'adozione di frequenze PMW lontane da quelle dei principali concorrenti.