Julie dePontbriand, CEO di Indiegogo, ha commentato la vicenda sulle pagine di The Verge, affermando che Gamefound ha costruito "la migliore tecnologia nel crowdfunding, senza dubbio". Ha inoltre aggiunto: "Unendo le forze, ci allineiamo con la piattaforma più forte sul mercato per poter offrire i migliori strumenti, funzionalità ed esperienza ai nostri creatori". Gamefound, infatti, è diventata un attore dominante nel suo settore di nicchia, ospitando sei delle dieci più grandi campagne di crowdfunding per giochi da tavolo dello scorso anno.
L'acquisizione comporta cambiamenti immediati per Indiegogo. Il primo riguarda le commissioni: con effetto immediato, la piattaforma adotterà il modello di prezzo di Gamefound, introducendo una commissione fissa del 5% e rimuovendo i costi aggiuntivi per i posizionamenti promozionali. Inoltre, Indiegogo adotterà la politica delle mance di Gamefound, che prevede di versare il 100% delle mance direttamente ai creatori. Quest'ultima modifica è in fase di implementazione e le tempistiche verranno comunicate a breve.
Nonostante l'acquisizione, le due piattaforme continueranno a esistere separatamente, ma le campagne di Gamefound verranno promosse anche su Indiegogo per aumentarne la visibilità. Dal punto di vista manageriale, Julie dePontbriand rimarrà CEO di Indiegogo, mentre il CEO di Gamefound, Marcin Świerkot, assumerà il ruolo di CEO del nuovo gruppo.
Questa unione avviene in un momento potenzialmente delicato per l'industria dei giochi da tavolo, molti dei quali sono prodotti in Cina e quindi esposti alla minaccia dei dazi statunitensi. Tuttavia, dePontbriand ha rassicurato che, al momento, Gamefound non ha registrato alcun calo nell'attività dei sostenitori statunitensi o nel finanziamento complessivo delle campagne.