Gaza devastata: i satelliti documentano la distruzione del 90% degli edifici

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HDblog.it Jun 05, 2025 · 2 mins read
Gaza devastata: i satelliti documentano la distruzione del 90% degli edifici
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Le ultime immagini satellitari mostrano una Gaza ridotta ad un deserto di macerie. Dall’inizio del conflitto, il 7 ottobre 2023, i bombardamenti e l’invasione terrestre israeliana hanno cancellato interi quartieri. Secondo l’Onu, il 90% delle strutture edilizie della Striscia è stato distrutto o gravemente danneggiato, con un 92% della capacità abitativa annientata. Altre fonti, pur stimando il 70% di edifici colpiti, confermano che i residenti non hanno più un riparo sicuro.

Le riprese di Google Earth e Planet Labs documentano la devastazione a sud, nella zona di Rafah: Tal as-Sultan, Shaboura e il campo profughi omonimo sono ridotti a cumuli di sabbia e detriti. A Gaza City, le aree residenziali di al-Rimal e Sheikh Radwan non esistono più come quartieri abitati. Sono crollati anche l'Università Islamica e l’ospedale Al-Shifa, il più grande dell’intera Striscia. Gli scatti da droni restituiscono un’immagine di deserto urbano, con strade polverose e palazzine trasformate in rovine.

Il progetto “A Cartography of Genocide” di Forensic Architecture ha mappato oltre duemila attacchi israeliani, documentando la distruzione sistematica di scuole, ospedali, impianti idrici e centrali elettriche. Il gruppo ha denunciato persino l’uso di immagini satellitari alterate dal governo israeliano, che attribuivano falsamente crateri civili a lanci di razzi.

Il sistema sanitario di Gaza, tra l'altro, è crollato. L’Organizzazione Mondiale della Sanità segnala che il 94% degli ospedali è stato colpito. Il 30 maggio 2025 l’ospedale Al-Awda, ultimo presidio medico nel nord, è stato evacuato dopo due settimane di assedio. Anche il Kamal Adwan a Beit Lahia, il complesso medico Indonesiano a Jabalia e numerose cliniche mobili non funzionano più.

L’istruzione è stata travolta: più del 95% delle scuole è danneggiato o distrutto. Almeno 80 edifici scolastici sono rasi al suolo, mentre 66 hanno perso oltre la metà della struttura. Tutte le 12 università, compresa l’Al-Azhar, giacciono in rovina. La Biblioteca Nazionale Palestinese a Gaza City è danneggiata, e un recente attacco a una scuola adibita a rifugio ha provocato un incendio: le immagini di un bambino che fugge tra le fiamme hanno fatto il giro del mondo.

Secondo un rapporto congiunto di Banca Mondiale, Onu e Ue, i danni complessivi superano i 18,5 miliardi di dollari. Oltre 370mila abitazioni sono state distrutte, altrettante gravemente compromesse. A Khan Younis e Beit Hanoun interi blocchi residenziali sono scomparsi, mentre in alcune mappe di Google Maps compaiono etichette macabre come “case infestate”, attribuite a soldati israeliani.

Oggi Gaza è una città fantasma, con le immagini satellitari che parlano da sé, mostrando una società in ginocchio, una devastazione senza precedenti, che mette a nudo una realtà drammatica che chiede un urgente intervento umanitario.