Milano (da guidare) – Ha suscitato parecchio clamore l’elezione a presidente dell’Automobile Club d’Italia di Antonino Geronimo Giovanni Maria La Russa, figlio di Ignazio Benito Maria La Russa e fratello di Lorenzo Kocis La Russa e Leonardo Apache La Russa, clamore non tanto dovuto ai nomi che si usano in quella famiglia (a Milano chi volete che ci faccia caso?) ma per i dubbi sulle reali conoscenze in materia del primogenito della seconda carica dello Stato (ebbene sì, ogni tanto è giusto ricordarlo).
Il neopresidente ha comunque prontamente rintuzzato le accuse di non essere adatto a ricoprire tale ruolo e ha ricordato che dispone di regolare patente classe B, conquistata con un posteggio da manuale effettuato nel parcheggio della stazione di Certosa in un pomeriggio di agosto.
Non è la prima volta che il rampollo del presidente del Senato (l’avevate di nuovo dimenticato, vero?) si trova al centro delle polemiche, come nel 2023, quando l’allora ministro della Cultura Sangiuliano lo nominò nel consiglio di amministrazione del Piccolo Teatro di Milano. In quell’occasione Geronimo placò le perplessità sulle sue competenze teatrali rimarcando che a casa aveva un dvd di uno spettacolo di Pio e Amedeo.
Il titolare di palazzo Madama, Ignazio La Russa (ebbene sì), ha voluto personalmente ridurre a più miti consigli tutti coloro che ipotizzano possibili favoritismi nei confronti del suo pargolo: “Se mio figlio occupa determinati posti di rilevanza è unicamente a causa della sua indiscussa preparazione, come dimostra anche l’ipotesi che potrebbe presto diventare il prossimo ministro della Salute grazie al fatto che dispone di una tessera sanitaria“.
A sostegno di Geronimo sono arrivati messaggi di solidarietà anche dai suoi cugini Michelangelo Comanche La Russa e Italo Toro Seduto la Russa, mentre non ha mancato di palesare la sua contrarietà la cugina Rachele Generale Custer La Russa.
Augusto Rasori
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