La battaglia legale principale citata è quella intentata da Getty contro Stability AI all'inizio del 2023, una causa ancora in atto. Getty accusava Stability AI di aver addestrato il suo generatore d'immagini, Stable Diffusion, su "oltre 12 milioni di fotografie dalla collezione di Getty Images, insieme alle didascalie e ai metadati associati, senza permesso o compenso". Secondo Getty, Stability AI ha ignorato le opzioni di licenza disponibili, scegliendo invece di utilizzare il materiale protetto per "perseguire i propri interessi commerciali autonomi". Getty considera questa pratica concorrenza sleale e furto.
Stability AI controbatte sostenendo che l'addestramento su dati liberamente disponibili online rientri nel "fair use" (uso equo) ai sensi della legge sul copyright. Argomenta che richiedere il pagamento agli artisti per l'addestramento "ucciderebbe l'innovazione", svantaggiando le aziende americane rispetto ai rivali in paesi con leggi meno severe.
Peters critica aspramente questa argomentazione, definendola una "guerra di retorica". Sostiene che le aziende di AI prendono materiale protetto "sotto la veste dell'innovazione" per poi "rivolgere quei servizi direttamente ai mercati commerciali esistenti". I commenti di Peters arrivano dopo che un ex responsabile degli affari globali di Meta, Nick Clegg, è stato aspramente criticato per aver fatto la stessa affermazione che le aziende di intelligenza artificiale ripetono più volte: chiedere il consenso agli artisti per la formazione sull'intelligenza artificiale "ucciderebbe" l'industria dell'intelligenza artificiale, come appunto ha riportato The Verge. Nel dettaglio, avrebbe detto:
Molti dicono: "Puoi fare training sui miei contenuti solo se me lo chiedi prima". E devo dire che mi sembra un po' improbabile, perché questi sistemi si addestrano su enormi quantità di dati.
D'altra parte, Ed Newton-Rex (CEO di Fairly Trained) ha paragonato le scuse di Clegg e delle aziende AI a quelle usate per la pirateria da Napster, sostenendo che:
Non sono ragioni per non far rispettare la legge e per non trattare i creatori in modo equo.
Data la spesa enorme dei contenziosi, Getty esplora altre vie. Ha affermato che spera che il piano di Trump sull'intelligenza artificiale garantisca un mondo in cui i diritti e le opportunità dei titolari dei diritti non vengano "usurpati a vantaggio dei vantaggi commerciali" delle aziende di intelligenza artificiale, perché un mondo in cui gli artisti non vengono pagati creerebbe un enorme problema, "un mondo triste" a detta del CEO.