Oggi è la giornata mondiale del riciclo in tutto il mondo. Vorrei soffermarmi su un tema che mi sta particolarmente a cuore: l’importanza del riciclo nel mondo del cosplay. Prima di tutto, ci tengo a precisare che non sono estremista e non condivido pratiche di vandalismo camuffate da green, ovvero dai greenvandalisti. Tuttavia, credo fermamente che il riciclo rappresenti una risorsa enorme, soprattutto quando si tratta di creare costumi originali e coinvolgenti. Nel panorama attuale dei social media, molte persone sembrano ritenere che il valore di un cosplay si misuri esclusivamente in base alla quantità di denaro speso. Pur riconoscendo che ci sono artisti che investono tempo e risorse per realizzare costumi sorprendenti, è essenziale comprendere che il cosplay è, in primo luogo, un’espressione artistica e creativa. Esso non richiede necessariamente un budget elevato ed il in primis che potrei benissimo permettermelo ad occhi chiusi, preferisco risparmiare e essere creativa. Ci sono tantissimi modi per realizzare un costume e, quale migliore occasione se non oggi, per riaffermare l’importanza del cosplay low-cost? Un esempio personale di questa filosofia è stato il mio travestimento da Ladybug per Carnevale. In quel caso, ho creato i suoi orecchini con appena 1 euro, utilizzando un pennarello indelebile per colorare degli orecchini a perline acquistate in un negozio cinese e smalti che avevo già a casa. Questo è ciò che considero il cosplay low-cost: una soluzione che non solo fa bene all’ambiente, riducendo gli sprechi, ma è anche estremamente soddisfacente e stimolante dal punto di vista creativo. Un aspetto centrale del cosplay è proprio la libertà di espressione. Qualche tempo fa, ho conversato con una persona di cosplay che aspirava a realizzare un costume ispirato di Assassin’s Creed. Nella nostra discussione, ho suggerito di utilizzare un vecchio lenzuolo bianco per creare la tunica e il cappuccio. Un lenzuolo che ha già vissuto, magari un po’ strappato e ingiallito, potrà conferirgli un’aura di autenticità e storia, elementi fondamentali per un costume veramente convincente. Inoltre, questo approccio non solo è accessibile a tutti, ma anche sostenibile; invece di buttare via tessuti che non utilizziamo più, possiamo trasformarli in qualcosa di straordinario, inoltre in questo caso, è facile da lavare, tagliare, stirare ecc, quindi non è complicato occuparsene, soprattutto se non si conosce tessuti e sartoria, perché ogni tessuto ha un capriccio. La bellezza del cosplay low-cost risiede nella sua capacità di rompere le barriere economiche e incoraggiare la creatività. Possiamo guardare a ciò che abbiamo in casa : vecchi vestiti, accessori dimenticati, materiali che altrimenti verrebbero scartati e trasformarli nei nostri personaggi preferiti. Non c’è bisogno di avere competenze sartoriali approfondite; spesso basta un po’ di inventiva e la volontà di sperimentare per realizzare qualcosa di unico. Inoltre, il riciclo non è solo una questione economica, ma anche ambientale. Oggi più che mai è fondamentale essere consapevoli della nostra impronta ecologica. Ogni piccolo gesto conta e, attraverso il cosplay, possiamo contribuire all’uso consapevole delle risorse, dimostrando che la creatività può prosperare anche con materiali riciclati. Riflettiamo quindi su quanto possa essere divertente e appagante riciclare e riutilizzare invece di acquistare sempre materiali nuovi. In un mondo in cui il fast fashion e il consumismo dilagano, abbracciare il cosplay low-cost non è solo una scelta economica; è una scelta etica e sostenibile. Ricordiamo che il cosplay è un gioco, una forma d’arte che ci permette di esplorare la nostra creatività senza limiti. Diamo vita ai nostri personaggi preferiti, divertendoci e rispettando il nostro pianeta nel contempo!
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Sul mio canale non solo vedrete tante cose DYI fai da te con materiali riciclabili per cosplay e non, ma vedrete in particolare, un video dove parla proprio del cosplay low-cost e farlo no, non è un “crimine” e no, non significa farlo meno bene e con meno dettagli.