Il 5 giugno sarà la Giornata mondiale dell’ambiente. Si tratta di un appuntamento che ci porta a riflettere sul rapporto che abbiamo con il nostro pianeta. Quest’anno l’attenzione ricadrà sull'inquinamento della plastica, una delle sfide più ardue che stiamo affrontando. L’obiettivo principale di questa giornata è innescare un cambiamento nelle abitudini, nei consumi e nelle politiche riguardanti questo tema scottante.
GIORNATA MONDIALE DELLAMBIENTE 2025La Giornata mondiale dell’ambiente è stata istituita per la prima volta nel 1972 dalle Nazioni Unite in occasione della Conferenza di Stoccolma. Ogni anno partecipano oltre 143 Paesi di tutto il mondo, con l’obiettivo comune di sensibilizzare il pubblico attraverso conferenze, workshop e campagne educative.
Negli anni è diventata la più grande piattaforma per l’azione all’ambiente e, in particolare, quest’anno cade vicino ai nuovi negoziati globali per porre fine all’inquinamento derivato dalla plastica. Ad ospitare l’evento è la Provincia di Jeju in Corea del Sud. Non è un caso la scelta della Corea, dato che il Paese ha uno scopo ben preciso: eliminare l’inquinamento da plastica entro il 2040.
INQUINAMENTO DA PLASTICALa plastica è ormai ovunque e si è integrata con il paesaggio e con l'essere umano. I rifiuti continuano a crescere e solo una piccola percentuale di plastica viene riciclata correttamente, mentre la restante parte finisce nei fiumi, negli oceani, sulle spiagge e nel suolo.
Tuttavia, per affrontare l’inquinamento da plastica non basta intervenire sullo smaltimento, ma è essenziale agire lungo tutto il ciclo di vita del materiale, a partire dalla produzione. In questo contesto, la Giornata mondiale dell’ambiente 2025 pone l’accento proprio su questo aspetto spesso ignorato, evidenziando come, nel solo 2019, la produzione di plastica abbia generato miliardi di tonnellate di CO2 equivalente.
Solo attraverso un maggiore coordinamento sarà possibile rafforzare l’economia circolare, favorendo riciclo e riuso lungo l’intera filiera. Un approccio condiviso alla gestione dei rifiuti, supportato anche da finanziamenti internazionali, è indispensabile. Nonostante oltre 120 Paesi abbiano introdotto divieti o tasse sulla plastica monouso, l’impatto complessivo sull’inquinamento resta limitato.
Secondo l’Ocse, per rendere l’economia davvero circolare è necessario rafforzare strumenti normativi come la responsabilità estesa del produttore, i sistemi di deposito cauzionale e le tariffe basate sulla quantità di rifiuti prodotti. Inoltre, è fondamentale investire in innovazione per sviluppare materiali alternativi e migliorare gli impianti di riciclo.
INIZIATIVELe iniziative durante la giornata sono numerose. In Italia per esempio sarà organizzato per il quinto anno l’evento “Pulifondali & Pulispiagge”. Questa iniziativa nazionale coinvolgerà i volontari nella pulizia di fondali marini e spiagge italiane. L'edizione 2025 prevede attività in oltre 40 località distribuite in 19 regioni, con Lecce come città simbolo dell'evento.
Il Green Institute, invece, organizzerà un Simposio Virtuale che prevede interventi di esperti, sessioni di discussione e presentazioni di lavori. L’obiettivo è esplorare soluzioni innovative per la crisi dell'inquinamento da plastica. Infine, Il Programma delle Nazioni Unite per l'Ambiente (UNEP), in collaborazione con la Missione Permanente della Repubblica di Corea presso le Nazioni Unite, pianificherà un evento il 5 giugno nella sede delle Nazioni Unite a New York.
L'incontro si concentrerà sulle soluzioni per affrontare l'inquinamento da plastica, offrendo a osservatori e rappresentanti della società civile l'opportunità di condividere iniziative che promuovano l'economia circolare e l'uso sostenibile delle risorse.