I cambiamenti climatici rappresentano un rischio concreto per la sicurezza alimentare e la nutrizione globale. Lo afferma la ricercatrice Jiata Ugwah Ekele della Liverpool John Moores University nello uno studio "Is climate change affecting the nutritional quality of our food?" presentato al congresso della Society for Experimental Biology attualmente in corso ad Anversa in cui vengono esaminate le risposte fisiologiche e biochimiche di alcune colture ai livelli elevati di anidride carbonica ed alle alte temperature.
L'aumento della CO2 in atmosfera da 200ppm dei livelli preindustriali agli oltre 400ppm attuali (con previsione di 550ppm entro il 2050) ha generato una variazione della fotosintesi "alterando l'equilibrio carbonio-azoto e riducendo la sintesi di composti bioattivi". Sono stati presi in esame cavolo riccio, rucola e spinaci, coltivandoli in camere controllate con livelli di CO2
- ambientale, ovvero 400ppm
- elevati, ossia 1.000ppm
Ebbene, lo studio ha evidenziato come alti livelli di CO2 possano, sì, migliorare il processo di fotosintesi, variando però la composizione dei nutrienti. Diminuiscono alcuni minerali e antiossidanti e cambia la quantità di zuccheri dei vegetali, alterandone così il profilo nutrizionale.
Un contenuto alterato di zuccheri, minerali e vitamine potrebbe influenzare il diabete e le carenze di micronutrienti a livello globale.
È fondamentale far luce su questi impatti perché siamo ciò che mangiamo e le piante costituiscono il fondamento della nostra rete alimentare in quanto produttori primari dell'ecosistema. Studiando queste interazioni, possiamo prevedere meglio come il cambiamento climatico influenzerà il contenuto nutrizionale del nostro cibo e impegnarci per mitigarne gli effetti.
- Va tenuto in considerazione il fatto che i vegetali sono stati coltivati in ambiente simulato, dunque i risultati conseguiti potrebbero differire rispetto a quelli ottenibili in natura. Lo studio non ha la pretesa di determinare puntualmente le variazioni delle colture all'aumentare dei livelli di CO2 e delle temperature, vuole piuttosto essere un invito ad approfondire la tematica con ulteriori ricerche ricordando nel contempo come i cambiamenti climatici possano influire sulle coltivazioni e, di conseguenza, sulla salute dell'uomo.