A partire da fine estate, molti vecchi smartphone e tablet non riceveranno più gli aggiornamenti di Google Chrome, il browser web più diffuso al mondo. La decisione, annunciata da Google con un post ufficiale, riguarda i dispositivi che ancora utilizzano le versioni 8 (Oreo) e 9 (Pie) del sistema operativo Android. Sebbene possa sembrare una notizia di poco conto per chi possiede un dispositivo recente, questa mossa ha implicazioni significative per la sicurezza e la fruibilità del web per una fetta di utenti.
In pratica, con il rilascio della versione 139 di Chrome, previsto intorno al 5 agosto 2025, il browser richiederà come requisito minimo la presenza di Android 10. La versione precedente, la 138, sarà quindi l'ultima a garantire la piena compatibilità con i sistemi operativi Oreo, lanciato nel lontano 2017, e Pie, rilasciato nell'agosto del 2018.
Ma cosa significa concretamente per chi possiede un dispositivo non più aggiornabile? Il browser non smetterà di funzionare da un giorno all'altro. Sarà ancora possibile navigare su internet, consultare i propri siti preferiti e utilizzare le funzioni di base. Tuttavia, la fine del supporto implica la cessazione di ogni aggiornamento futuro.
Questo si traduce in una mancata ricezione non solo di nuove funzionalità, ma, cosa ben più importante, delle fondamentali patch di sicurezza. Un browser non aggiornato diventa un portone spalancato per minacce informatiche, esponendo gli utenti a rischi come malware, phishing e altre vulnerabilità che vengono costantemente scoperte e corrette nelle versioni più recenti.
La scelta di Google è un passo logico nel ciclo di vita del software, poiché mantenere la compatibilità con versioni così datate del sistema operativo richiede un dispendio di risorse che l'azienda preferisce chiaramente concentrare su piattaforme più moderne e sicure. D'altronde, gli stessi Android 8 e 9 non ricevono più aggiornamenti di sicurezza rispettivamente dall'ottobre 2021 e dal gennaio 2022. Continuare a supportarli con Chrome rappresentava quasi un'anomalia.
Ma qual è la percentuale di dispositivi così datati con installati questi OS? Secondo dati recenti risalenti alla primavera del 2025, la quota di mercato combinata di Android Oreo (versioni 8.0 e 8.1) si attesta intorno al 4%, mentre Android Pie detiene circa il 5,8% del totale. Sebbene queste percentuali possano sembrare marginali, si traducono in decine di milioni di dispositivi ancora attivi in tutto il mondo. Per tutti questi utenti, la raccomandazione è una sola: passare, se possibile, a un dispositivo che supporti una versione più recente di Android, almeno la 10, per continuare a navigare in modo sicuro.