A un anno di distanza dall’ultima edizione, il Google Cloud Summit è oggi di nuovo atterrato a Milano con un messaggio che segna un lieve cambio di paradigma: l’intelligenza artificiale, generativa e non, non è più una promessa futuristica, ma una tecnologia concreta che sta già ridefinendo il tessuto produttivo e amministrativo del nostro Paese. Se nel 2024 si parlava soprattutto di potenziale, oggi si celebra l’impatto reale dell’AI su processi, settori e modelli organizzativi.
Nel corso dell’evento, Google Cloud e in prima persona il suo Country Manager - Raffaele Gigantino - hanno ribadito il proprio impegno verso una trasformazione digitale responsabile, sostenibile e soprattutto accessibile. Un approccio che si concretizza in una serie di iniziative locali, collaborazioni strategiche e soluzioni pensate per generare valore sul territorio. Il Summit è stato anche il palcoscenico per il debutto della prima edizione degli Italy AI Groundbreaker Awards, un riconoscimento pensato per premiare i progetti più innovativi e impattanti sviluppati grazie all’intelligenza artificiale di Google Cloud.
Uno dei momenti più significativi dell’evento è stato, senza dubbio, l’annuncio dell’ottenimento della qualifica di Livello 2 da parte dell’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale per l’infrastruttura e i servizi cloud di Google. Un riconoscimento che assume particolare rilievo in un contesto, come quello italiano, in cui sicurezza e sovranità digitale sono requisiti sempre più centrali, soprattutto per la Pubblica Amministrazione, i settori regolamentati e gli entri regolamentatori. La certificazione rientra nell’ambito della Strategia Cloud Italia e permette a pubblica amministrazione e aziende di contare su una piattaforma conforme ai più elevati standard di sicurezza, già disponibile sul Cloud Marketplace dell’ACN.
Accanto alla sicurezza, il tema della sovranità digitale è stato approfondito con l’introduzione di nuove soluzioni come il Google Cloud Data Boundary e l’Air-Gapped Cloud, pensati rispettivamente per offrire controllo sulla localizzazione dei dati e per isolare completamente determinate architetture da internet. In questo quadro si inserisce anche lo User Data Shield, che garantisce la conformità delle applicazioni dei clienti grazie alle verifiche indipendenti di Mandiant. Il tutto si innesta su un’infrastruttura già localizzata grazie alle cloud region di Milano e Torino, ulteriormente rafforzata da collaborazioni come quella con TIM per il progetto EU Data Boundary – Assured Workloads.
Ma il Summit è stata anche l’occasione per parlare di soluzioni concrete che abilitano nuovi modi di lavorare e collaborare. È il caso dell’ultima evoluzione di Google Meet, che a breve introdurrà la traduzione vocale quasi in tempo reale tra italiano e inglese, mantenendo intonazione e ritmo naturale. La funzionalità, inizialmente disponibile per gli utenti consumer, sarà poi estesa all’ambito enterprise, con l’obiettivo di rendere le comunicazioni internazionali più fluide e inclusive. Durante il keynote abbiamo assistito ad una dimostrazione di videochiamata con traduzione in tempo reale davvero interessante. Della serie: se fosse davvero così siamo di fronte ad una svolta; non tanto per la tecnologia in sé quanto per la semplicità con cui Google la sta rendendo accessibile a tutti.
Non è mancato poi un rimando alle ultime novità rilasciate recentemente a livello globale durante eventi come Cloud Next e Google I/O; tutte novità pensate per rendere l’AI più accessibile, performante e sicura. Tra queste, spiccano l’introduzione di Google WAN per una connettività aziendale potenziata, i nuovi TPU Ironwood che migliorano drasticamente le prestazioni AI, l’estensione di Gemini su Google Distributed Cloud, e l’arricchimento del Model Garden su Vertex AI. Da segnalare anche l’evoluzione di Google Workspace con funzionalità di AI generativa che spaziano dall’analisi automatica in Sheets a riepiloghi vocali in Docs, fino a nuovi strumenti per l’automazione dei flussi di lavoro.
In chiusura, il Summit ha lanciato un messaggio forte: l’intelligenza artificiale è oggi uno strumento concreto per costruire un’Italia più innovativa, resiliente e inclusiva. Un percorso che passa attraverso infrastrutture solide, formazione continua, collaborazione con partner locali e un ecosistema aperto. Google Cloud si propone come abilitatore di questo cambiamento, mettendo a disposizione strumenti avanzati e una visione strategica ben focalizzata su questo obiettivo.