Google, cos'è andato storto nel rilevamento del terremoto del 2023 in Turchia

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HDblog.it Jul 29, 2025 · 2 mins read
Google, cos'è andato storto nel rilevamento del terremoto del 2023 in Turchia
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Google ha ammesso in questi giorni che il suo sistema di rilevamento dei terremoti, integrato in Android, non ha funzionato a dovere in occasione dell’evento sismico molto grave avvenuto in Turchia nel 2023. Il Paese è stato colpito da due scosse a distanza di poche ore l’una dall’altra: la prima è stata di magnitudine 7,8, addirittura, ma gli algoritmi di Google hanno stimato solo tra 4,5 e 4,9. A causa di ciò, Android ha inviato solo delle notifiche a bassa priorità, definite “Be Aware”, che per dire non ignorano nemmeno la modalità “non disturbare”, mentre sarebbero state più opportune quelle a più alta priorità “Take Action”.

La sottostima della gravità della situazione ha anche ristretto il campo delle persone che hanno ricevuto le notifiche. Google ne ha inviate circa 500.000, ma sarebbero state opportune per almeno 10.000.000 di persone, in un raggio di circa 158 km, che avrebbero potuto essere avvisate dell’imminente pericolo fino a 35 secondi prima della scossa. Sembra poco, ma in situazioni come quelle può fare la differenza tra la vita e la morte. È interessante osservare che Google ha rilasciato alcune notifiche ”Take Action”, ma in numero estremamente ristretto, meno di 500.

Il terremoto turco è stato uno dei più gravi della storia recente, con circa 55.000 morti e oltre 100.000 feriti. All’epoca Google aveva difeso il proprio algoritmo, dicendo che aveva rilevato correttamente non solo entrambe le scosse, ma anche delle caratteristiche più precise e specifiche per identificarle e classificarle. Tuttavia, di recente Google ha pubblicato una ricerca su Science Magazine in cui ammette che le cose non sono andate nel migliore dei modi. Sostanzialmente Google spiega che tutti gli algoritmi di previsione dei terremoti hanno problemi con le scosse di intensità maggiore.

Google dice che comunque i ricercatori hanno ritoccato l’algoritmo con i nuovi dati a disposizione e, almeno sulla carta, ora funziona meglio: una simulazione fatta con le stesse condizioni del sisma del 2023 ha fatto scattare oltre 10 milioni di notifiche “Take Action” vicino all’epicentro e oltre 67 milioni di notifiche “Be Aware” nelle aree limitrofe. La speranza è che Google sia davvero riuscita a imparare una lezione preziosa per migliorare una delle sue innovazioni più incredibili e interessanti degli ultimi anni - trasformare gli smartphone nelle tasche di ognuno di noi in una rete estremamente fitta e capillare di sismografi - che ha già salvato un gran numero di vite.