Per quelli di noi più patiti di hardware e processori è l’upgrade che speravamo da tanto: addio finalmente alle fonderie Samsung in favore di quelle di TSMC, che notoriamente da qualche anno solo la scelta ideale soprattutto dal punto di vista di efficienza termica ed energetica. Il Tensor G5 dovrebbe comunque mantenere un’impostazione analoga a quella dei chip predecessori - focus su CPU e GPU diciamo “relativo” (quantomeno non in grado di competere con i vari Snapdragon 8 Elite e Apple A Pro), per concentrarsi soprattutto sulle capacità AI.
La gamma dovrebbe rimanere analoga a quanto visto l’anno scorso: quindi Pixel 10, Pixel 10 Pro, Pixel 10 Pro XL e il pieghevole a libro Pixel 10 Pro Fold. Il sistema operativo sarà con ogni probabilità Android 16 già aggiornato alla QPR1, che include il nuovo design language Material 3 Expressive. Altra novità significativa, il Pixel 10 “liscio” dovrebbe includere per la prima volta una fotocamera tele, anche se la qualità generale di tutti e tre i sensori del modulo sarà un gradino sotto a quella dei Pixel 10 Pro. Per il resto le novità dovrebbero essere poche - in particolare lato autonomia non si prevede il passaggio alle batterie Si-C, che hanno una densità molto più elevata (giusto in queste ore Honor ha presentato uno smartphone da 8.300 mAh - e ha dimensioni nel complesso normalissime). Ricapitoliamo le specifiche tecniche note fin qui di tutti i device: