Navigare tra migliaia di ricordi digitali può essere un'impresa, ma Google sta affinando i suoi strumenti per rendere questa esperienza sempre più intuitiva e, soprattutto, veloce. L'ultima novità riguarda "Chiedi a Foto", la potente funzione di ricerca basata sull'AI all'interno di Google Foto, che con un recente aggiornamento mira a risolvere una delle principali critiche sollevate dagli utenti: la lentezza nel ricevere i risultati.
Il cambiamento, già in fase di distribuzione, interviene in modo intelligente per ottimizzare i tempi di attesa. Invece di far attendere l'utente mentre l'intelligenza artificiale Gemini analizza l'intera libreria per ogni singola richiesta, il sistema ora adotta un approccio a due velocità. Quando si effettuano ricerche generiche, come "spiagge" o "cani", Google Foto mostrerà immediatamente una griglia con tutti gli scatti pertinenti, basandosi sulla classica e collaudata ricerca per parole chiave.
Questa prima ondata di risultati garantisce una risposta istantanea, permettendo all'utente di trovare subito ciò che cerca se non ha esigenze troppo specifiche. Nel frattempo, però, Gemini non smette di lavorare. Dietro le quinte, visibile attraverso una discreta animazione, l'AI continuerà ad analizzare le immagini in modo più profondo e contestuale. Al termine della sua elaborazione, presenterà una selezione dei "Migliori Risultati", ovvero quegli scatti che non solo contengono il soggetto richiesto, ma che l'intelligenza artificiale ritiene più significativi o pertinenti alla possibile intenzione della ricerca.
Questa evoluzione trasforma di fatto l'attesa in un'opportunità, offrendo il meglio di due mondi: la rapidità della ricerca tradizionale e la profondità di quella conversazionale basata sull'AI. L'interfaccia utente è stata pensata proprio per accompagnare questo processo, rendendolo trasparente e fluido.
Insieme a questo miglioramento delle prestazioni, Google ha annunciato anche un'espansione della disponibilità della funzione. "Chiedi a Foto", inizialmente accessibile solo a un gruppo ristretto di tester, sta uscendo dalla sua fase di "accesso anticipato". Per ora, la novità riguarda gli utenti maggiorenni residenti negli Stati Uniti che utilizzano la lingua inglese, ma è un chiaro segnale della volontà di rendere questa tecnologia una colonna portante dell'esperienza di Google Foto per tutti. Restiamo in attesa di future comunicazioni riguardo alla disponibilità in altre lingue e aree geografiche, inclusa l'Italia.