Google ha introdotto un aggiornamento significativo per l'app Google Home che mira a semplificare la gestione degli accessi ai dispositivi intelligenti, rendendo l'esperienza più intuitiva e sicura per tutti i membri del nucleo domestico.
La novità principale, che era in fase di test dallo scorso anno, è l'introduzione di due distinti livelli di autorizzazione per gli utenti: "Amministratore" e "Membro". Questa suddivisione permette al proprietario della casa di definire con precisione chi può fare cosa all'interno dell'ecosistema domestico connesso. Un Amministratore, come è facile intuire, detiene il controllo completo su tutti i dispositivi, i servizi e gli altri utenti collegati alla casa. Può aggiungere nuovi gadget, modificare le impostazioni di ogni singolo apparecchio e gestire chi ha accesso alla rete domestica.
La figura del Membro, invece, è pensata per offrire un'esperienza più controllata. Di base, un utente con questo ruolo può eseguire solo operazioni fondamentali, come accendere o spegnere una luce, regolare il termostato o visualizzare il feed live di una videocamera di sicurezza. Tuttavia, la vera forza di questo sistema risiede nella sua flessibilità.
L'amministratore ha la facoltà di concedere privilegi aggiuntivi ai membri, come l'accesso alle "Impostazioni" per un controllo più approfondito sui dispositivi e sulle routine della casa, oppure l'accesso alle "Attività" per monitorare la cronologia degli eventi, ad esempio chi ha suonato al campanello smart. Questa capacità di personalizzazione si rivela particolarmente utile per adattare i permessi in base all'affidabilità e alle necessità di ogni persona che vive in casa.
Parallelamente, Google ha messo mano al processo di integrazione dei più piccoli nell'ambiente della casa intelligente. Aggiungere un bambino di età inferiore ai 13 anni all'app Home è ora un'operazione notevolmente più snella. Una volta creato un account per il proprio figlio tramite Family Link, il servizio di controllo parentale di Google, basterà invitarlo a far parte della casa virtuale direttamente dall'app Google Home. Il bambino verrà automaticamente designato come Membro, con le limitazioni del caso per garantire sicurezza e supervisione.
Questa procedura sostituisce un sistema precedente decisamente più macchinoso, che richiedeva una serie di passaggi concatenati tra Family Link, le impostazioni di Google Home e quelle dell'Assistente Google, e che spesso si rivelava frustrante per i genitori. Ora, a patto di aver aggiunto il minore al proprio gruppo Famiglia di Google, l'invito e l'integrazione sono questione di pochi tocchi, permettendo anche ai più giovani di interagire con la tecnologia domestica in modo sicuro, ad esempio per accendere le luci o ascoltare la loro musica preferita. Per maggiori dettagli vi consigliamo di visitare la pubblicazione ufficiale, in FONTE.