Google, l'antitrust del Regno Unito vuole regole più rigide sul motore di ricerca

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HDblog.it Jun 25, 2025 · 2 mins read
Google, l'antitrust del Regno Unito vuole regole più rigide sul motore di ricerca
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La proposta della CMA prevede l'assegnazione a Google dello Strategic Market Status (SMS), una nuova classificazione introdotta quest’anno nell’ambito del Digital Markets, Competition and Consumers Act britannico. Questo riconoscimento, che si applica alle aziende con un'influenza sproporzionata in determinati mercati digitali, comporta l'obbligo di rispettare una serie di regole di condotta volte a garantire maggiore apertura, concorrenza e innovazione.

Nello specifico, la CMA sta valutando l'introduzione di misure di fair ranking nei risultati di ricerca, un maggiore controllo da parte degli editori sull'uso dei propri contenuti — compreso l'impiego nei risultati generati da sistemi di intelligenza artificiale — e l'obbligo per i partner distributivi di Google, come Apple, di offrire choice screens che facilitino agli utenti il passaggio ad altri motori di ricerca.

Secondo l'autorità britannica, la posizione dominante di Google, che controlla sia il mercato della ricerca sia quello della pubblicità legata ai motori di ricerca, comporta un costo dell'advertising superiore a quello che si registrerebbe in un contesto più competitivo.

L'indagine della CMA, avviata a gennaio 2025, ha cercato di capire se il ruolo di Google nel mercato della ricerca e della pubblicità stesse realmente portando benefici ai consumatori e alle imprese del Regno Unito.

"Google è lo strumento di ricerca leader a livello mondiale e svolge un ruolo importante nella vita di tutti noi, con una media di cinque-dieci ricerche al giorno per persona nel Regno Unito", ha dichiarato Sarah Cardell, Chief Executive della CMA. "La nostra indagine suggerisce che ci sono margini per rendere questi mercati più aperti e competitivi".

Google, dal canto suo, ha duramente contestato le proposte. In una nota ufficiale, ha definito le misure "ampie e generiche", sostenendo che esse potrebbero compromettere l'accesso del Regno Unito ai suoi servizi e prodotti più innovativi. Oliver Bethell, Senior Director per la concorrenza in Google, ha parlato di "regolamentazione punitiva" che rischia di rallentare il lancio di nuovi prodotti nel Paese. "Una regolamentazione proporzionata e basata sui fatti sarà essenziale per evitare che la road map della CMA diventi un ostacolo alla crescita nel Regno Unito", ha aggiunto.

La presa di posizione di Google si inserisce in un contesto più ampio in cui il governo britannico ha chiesto espressamente alla CMA di bilanciare la promozione della concorrenza con la necessità di sostenere crescita economica e investimenti, riducendo al contempo l'incertezza per le imprese. Un equilibrio delicato, considerando che la stessa Google ha annunciato lo scorso anno un piano da un miliardo di dollari per la costruzione di un nuovo data center nei pressi di Londra.

Le mosse della CMA arrivano inoltre dopo due sconfitte storiche di Google negli Stati Uniti in cause antitrust riguardanti proprio il dominio nel settore della ricerca e della pubblicità. Il procedimento britannico potrebbe quindi rappresentare una nuova tappa in un progressivo irrigidimento del controllo istituzionale sui colossi del digitale, sia a livello europeo che internazionale.

L'iter regolamentare britannico proseguirà ora con una consultazione pubblica, al termine della quale, entro ottobre, la CMA prenderà una decisione definitiva sull'assegnazione dello Strategic Market Status a Google.