Google ha deciso di rendere la vita più semplice ai suoi utenti introducendo un nuovo formato di comunicazione per il suo assistente di punta: i Gemini Drops. Questa iniziativa consiste in una sorta di notiziario mensile che raccoglie e presenta tutte le nuove funzionalità, i miglioramenti e i consigli pratici per sfruttare al meglio le potenzialità di Gemini. Si tratta di un modo per rendere più trasparente e accessibile un processo di sviluppo che, altrimenti, rischierebbe di rimanere confinato tra gli addetti ai lavori.
Per l'utente finale, questo significa poter scoprire subito strumenti concreti e di grande impatto. Il primo "drop" di luglio, ad esempio, ha messo in evidenza la capacità del modello Veo 3 di trasformare una semplice fotografia in un breve video di otto secondi, completo di sonoro. Un'altra novità di rilievo è l'integrazione di Gemini direttamente negli smartwatch con sistema operativo Wear OS 4 o superiore, permettendo di interagire con l'AI senza nemmeno dover estrarre lo smartphone dalla tasca.
Sul fronte della produttività, sono state introdotte le "Azioni Pianificate" (Scheduled Actions), una funzione che consente di automatizzare compiti ricorrenti, come ricevere ogni mattina un riepilogo degli impegni in calendario o delle email più importanti ancora da leggere. Anche l'interfaccia si arricchisce: Gemini Live ora supporta i sottotitoli in tempo reale, per seguire più agevolmente le conversazioni con l'AI.
Per centralizzare tutte queste informazioni, l'azienda ha creato anche il "Gemini Drops Hub", una pagina web dedicata che funge da archivio e punto di riferimento per ogni aggiornamento rilasciato. Questa strategia non è del tutto nuova per il colosso di Mountain View, che già adotta un approccio simile con i Pixel Feature Drops per i suoi dispositivi e i Workspace Drops per la suite di applicazioni professionali come Gmail e Docs. L'idea è quella di creare un appuntamento fisso e riconoscibile.
Dietro a queste nuove funzioni c'è il continuo affinamento dei modelli sottostanti, come il Gemini 2.5 Pro, che ha mostrato significativi passi avanti nel campo della programmazione, del ragionamento scientifico e delle capacità multimodali.