Non sempre i cambiamenti sono per il meglio. Google Maps ha modificato radicalmente il funzionamento della Timeline, Torna indietro nel tempo, passando da un sistema cloud centralizzato a uno basato sui singoli dispositivi. Il cambiamento, implementato alla fine del 2023, è nato per nobili ragioni, ma il risultato non cambia: ora la funzione è molto più macchinosa.
DAL CLOUD ALLA MEMORIA LOCALEIl problema alla base del cambiamento risale al 2019, quando il New York Times rivelò che Google veniva regolarmente contattata dalle autorità per ottenere dati di geolocalizzazione. I dati erano conservati sui server dell'azienda in forma pseudo-anonima: ogni device era identificato da un ID. Le autorità richiedevano prima i dati legati a un'area geografica, poi ottenevano un secondo mandato per collegare gli ID ai nomi utente, spesso coinvolgendo persone innocenti.
La nuova versione di Torna indietro nel tempo mantiene tutti i dati localmente su ogni dispositivo. Esiste ancora la possibilità di backup sul cloud, ma deve essere attivata manualmente per ogni device. Probabilmente negli ultimi mesi avete ricevuto diversi solleciti da Google che vi invitavano a farlo. Ancora più probabilmente, forse fate parte dei milioni di utenti che se ne sono dimenticati, perdendo anni di dati e preziosi ricordi.
ANNI DI RICORDI SPARITIIn un lungo articolo di 9to5Google, Andrew Romero ha raccontato la sua esperienza personale, spiegando di essersi accorto della novità quando, di recente, aveva cercato di recuperare una vecchia passeggiata che aveva fatto a Berlino e che lo aveva portato davanti ad una scultura pittoresca che aveva piacere di rivedere. Peccato che di quella passeggiata, come di tutti gli altri spostamenti meno recenti, non ci fosse più traccia:
"Viaggi su strada... spariti. Traslochi da una costa all'altra... spariti. Prima volta in un nuovo paese... spariti. Ogni evento della mia carriera, dal CES all'IFA... spariti"
Romero descrive il valore emotivo di questi dati:
"Google Maps Timeline era in un certo senso il culmine di anni di viaggi ed esperienze. È una rappresentazione tangibile di dove sei stato e cosa hai fatto. Perdere tutto ciò è stato devastante, in un certo senso".
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Secondo il giornalista, il problema non è tanto il cambiamento in sé, quanto le modalità:
Se Google avesse rimosso la funzione completamente, senza l'opzione di fare backup entro un certo periodo di tempo, la perdita dei dati probabilmente sarebbe stato meno frustrante. Invece l'opportunità c'era e, nonostante una certa incompetenza da parte mia, i miei dati sono stati completamente cancellati.
La buona notizia, per così dire, è che la funzione non è sparita. Se vi siete dimenticati di fare il backup, come Romero, dovrete semplicemente ricominciare da zero. Se non lo avete ancora fatto e ci tenete a conservare i ricordi dei vostri viaggi, vi consigliamo di andare tempestivamente nelle impostazioni di Google Maps e attivare il backup: in questo modo conserverete tutti i vostri dati anche dopo aver cambiato smartphone.