Google permette agli utenti specificare le loro fonti preferite | Esperimento

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HDblog.it Jun 27, 2025 · 2 mins read
Google permette agli utenti specificare le loro fonti preferite | Esperimento
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Nelle scorse ore Google ha pubblicato un articolo sul proprio blog ufficiale con sei trucchi e suggerimenti per ottimizzare l’esperienza d’uso del suo motore di ricerca, ma il primo ha del potenziale per cambiare in modo significativo le carte in tavola, se avrà un seguito e se si espanderà a dovere: si tratta di una feature sperimentale chiamata “Fonti preferite”, e permette a ogni utente di specificare le, appunto, fonti preferite per popolare la sezione Notizie principali dei risultati di ricerca.

Il rapporto tra Google, un motore di ricerca, l’editoria e gli utenti è da sempre molto complicato, e si potrebbe dire che con l’evoluzione del sito non ha fatto altro che peggiorare. Al giorno d’oggi ormai si può dire che la maggior parte delle testate sopravvive in funzione di Google, ai “capricci” dei vari algoritmi e ai loro giudizi insindacabili. Gli utenti storicamente non hanno mai avuto granché modo di dire la loro su cosa preferiscono leggere e cosa preferiscono evitare - o meglio, non direttamente: Google dice che analizza i pattern e le abitudini di ognuno e propone contenuti (anche) in base a essi, ma è uno strumento che, come abbiamo visto negli anni, si presta agli abusi (il buon vecchio clickbait, insomma).

Concretamente, l’esperimento funziona così: quando si esegue una ricerca che causa l’attivazione del riquadro Notizie principali, sarà possibile aggiungere una stellina agli articoli di fonti che si apprezzano, e Google ne terrà conto per le prossime volte. Lo screenshot esemplificativo condiviso da Google sembra indicare che ci sarà un riquadro secondario aggiuntivo dedicato ai risultati dalle proprie fonti preferite; come sempre la società rimane abbastanza sul vago in merito ai dettagli, ma sembra logico assumere che saranno incluse anche nel riquadro principale, probabilmente non in esclusiva.

Il problema è che, almeno per ora, la funzionalità è limitata a Stati Uniti e India - e anche in quei mercati pare che, in queste fasi iniziali, si stia un po’ facendo attendere, con diverse segnalazioni di impossibilità di attivarla. In ogni caso, sarebbe interessante capire come potrebbero comportarsi gli utenti di fronte alla possibilità di avere un ruolo più attivo nel rapporto con quello che è ancora uno dei siti più importanti e influenti di tutta la Rete.