Appena ieri vi raccontavamo della comparsa di un “engineering sample” della back cover del prossimo smartphone Google medio gamma, il Pixel 10a in dirittura d’arrivo la prossima primavera, su un sito di aste online cinesi; ebbene, lo stesso sito ha ora in vendita un prototipo completo del Pixel 10 Pro, nientemeno. Il venditore ha incluso nell’inserzione due foto, fronte e retro, dello smartphone, in variante di colore nera (probabilmente il nome ufficiale sarà Ossidiana), e una della scheda madre, con in bella vista il chip Google Tensor G5.
Non è chiaro come sia riuscito a fotografare la motherboard, ma diciamo che trattandosi di un prototipo è molto probabile che il dispositivo non sia perfettamente sigillato come le unità di produzione. Il Tensor G5 è naturalmente uno dei principali protagonisti di questa nuova generazione, perché rappresenta il distacco completo da Samsung sia dal punto di vista dell’aiuto nella progettazione/sviluppo sia da quello della produzione materiale - questa volta si passa a TSMC, come del resto ormai hanno fatto tutti. Allo stato attuale, solo i chip mobile Samsung escono dalle fonderie Samsung, anche se quello del chipmaking è un mondo in costante evoluzione e pare che con il nodo a 2 nm la sudcoreana sia pronta a dare del filo da torcere a TSMC.
Come potete vedere dalle foto, il retro del Pixel 10 Pro include un motivo geometrico piuttosto ben visibile: una novità di design per questa nuova generazione? Molto probabilmente no, purtroppo, anzi, è quasi sicuramente l’effettiva dimostrazione che si tratta a tutti gli effetti di un prototipo. Il venditore per la precisione lo classifica come un EVT (o Engineering Validation Test), ma l’adesivo e il bootloader dicono altrimenti, parlando di DVT (Design Validation Test). Dettagli secondari, certo - diciamo che è più interessante soffermarsi sul design, che sembra confermare in modo piuttosto preciso le informazioni trapelate in precedenza.
Purtroppo a corredo non abbiamo molte informazioni, ma in base alle precedenti indiscrezioni possiamo tracciare un identikit ragionevolmente completo ormai (anche calcolando che le migliorie rispetto al Pixel 9 Pro dovrebbero essere tutto sommato poche):