Esteticamente, cambia qualcosa rispetto al modello precedente? Sì, a partire dai bordi, ora più squadrati, per un risultato "a lingotto". Altra cosa che cattura l'attenzione è il nuovo design del comparto fotografico, che abbandona la forma tradizionale per abbracciare una silhouette ovale allungata. All'interno troviamo un sensore principale Octa PD da 50 megapixel abbinato a una lente ultra-wide da 48 megapixel. La qualità è ottima in qualsiasi condizione di luce, ma c'è anche il vantaggio dell'intelligenza artificiale, da sfruttare per eventuali modifiche mirate.
Il Pixel 9 è poi dotato di un pannello Actua OLED da 6,3 pollici con luminosità massima di 2700 nit, caratteristica che rende lo schermo perfettamente visibile anche nelle giornate più soleggiate. Il refresh rate a 120Hz non poteva di certo mancare, e - come è noto - garantisce una fluidità impeccabile durante la semplice navigazione e la fruizione di contenuti multimediali, dai film alle serie TV fino ai giochi più dinamici.
Google non ha trascurato le performance. Il processore scelto è il Tensor G4, lo stesso che alimenta anche la variante Pro. Non è il più potente sul mercato, tuttavia questo chipset (supportato da 12GB di RAM) affronta con una certa agilità anche carichi di lavoro più pesanti, come l'editing di foto e video, il gaming e il multitasking con tante app. L'autonomia è affidata a una batteria da 4700mAh, capace di accompagnare l'utente anche per una intera giornata.
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