Google ha pubblicato un articolo di ricerca, ancora in attesa di revisione paritaria, che spiega nel dettaglio il funzionamento del suo modello sui cicloni tropicali. Le previsioni, sostiene la compagnia, sono accurate tanto quanto quelle dei modelli tradizionali basati sulla fisica: naturalmente, si attende la valutazione del National Hurricane Center proprio durante la stagione degli uragani atlantici che si protrarrà fino a novembre.
L'obiettivo adesso è rafforzare le previsioni del NHC allo scopo di fornire alla popolazione avvisi più accurati e soprattutto tempestivi per prepararsi al possibile impatto di un uragano. Stando a Google, le previsioni a cinque giorni del modello per le traiettorie delle tempeste nell'Atlantico settentrionale e nel Pacifico orientale erano in media 140 km più vicine alla traiettoria effettiva dei cicloni rispetto alle previsioni del Centro Europeo per le Previsioni Meteorologiche a Medio Termine nel 2023 e nel 2024.
Proprio dal sito web interattivo è possibile confrontare i modelli di intelligenza artificiale con i modelli tradizionali dell'ECMWF. La compagnia ci tiene comunque a sottolineare che per adesso il portale è soltanto uno strumento di ricerca e non è da ritenersi un metro di paragone affidabile per la popolazione per le previsioni.
Nel frattempo, per migliorare ulteriormente i propri modelli basati sull'AI, Google spiega di stare collaborando anche con il Cooperative Institute for Research in the Atmosphere della Colorado State University e con altri ricercatori nel Regno Unito e in Giappone. Non bisogna dimenticare infatti che l'importanza delle osservazioni del mondo reale e dei modelli meteorologici più datati, ma al contempo per adesso più affidabili, è uno dei motivi per cui l'intelligenza artificiale viene utilizzata solo a supporto e non per sostituire il lavoro tradizionale.