xAI, l’azienda di Elon Musk, ha annunciato una novità che, guardacaso, arrivo proprio in seguito al lancio di GPT-5 da parte di OpenAI: il suo strumento di generazione video Grok Imagine diventa gratuito per tutti. Notizia particolarmente interessante poiché si tratta di una delle pochissime soluzioni pubblicamente accessibili che trasformano immagini in brevi video sfruttando l’AI, senza alcun costo di accesso.
L’app Grok, disponibile su iOS e Android, ora permette a qualsiasi utente di caricare o generare un’immagine e, con un semplice tocco, convertirla in un video. Il processo è lineare: dopo aver selezionato o creato l’immagine, compare un pulsante che attiva la trasformazione in clip animata. Questa semplicità di utilizzo apre le porte anche a chi non ha competenze tecniche, rendendo la creazione di contenuti multimediali più accessibile.
La decisione arriva in un momento in cui l’AI generativa, in particolare quella capace di produrre contenuti video, è ancora in fase di esplorazione per il grande pubblico. Mentre numerose piattaforme impongono limiti o richiedono abbonamenti a pagamento, xAI sembra voler puntare sull’ampliamento della base utenti, forse anche per raccogliere dati e feedback utili al miglioramento del sistema.
Come anticipato all'inizio, il tempismo non è sicuramente casuale: il debutto di GPT-5 ha attirato l’attenzione globale grazie a un modello multimodale più preciso, versatile e integrato con strumenti esterni. Offrire gratuitamente Grok Imagine rappresenta quindi una forma di “contro-programmazione” che può consolidare l’ecosistema di xAI e differenziarlo dalla concorrenza.
Ma uno dei problemi legati alla generazione di video è quello dei consumi: si tratta infatti di una delle operazioni più energivore nel campo dell’intelligenza artificiale: secondo stime della IEA, produrre un breve video può richiedere fino a 115 Wh, molto di più rispetto alla creazione di un’immagine o di un testo. L’apertura a un uso illimitato suggerisce che xAI abbia predisposto infrastrutture in grado di sostenere carichi significativi, probabilmente affidandosi a data center ottimizzati o partnership energetiche mirate.
L’impatto sul mercato dipenderà dalla rapidità con cui gli utenti adotteranno lo strumento e dall’eventuale introduzione di funzioni aggiuntive, come l’editing avanzato o l’integrazione con altre app di xAI e X (ex Twitter). Per ora, la mossa si presenta come un invito a sperimentare senza barriere, ma resta da vedere quanto potrà durare.