Grok su Telegram? Ancora nulla di ufficiale, secondo Musk mancano le firme

https://www.hdblog.it/applicazioni/articoli/n620292/grok-su-telegram-ancora-non-ufficiale/

HDblog.it May 30, 2025 · 2 mins read
Grok su Telegram? Ancora nulla di ufficiale, secondo Musk mancano le firme
Share this

Telegram è pronta ad aprire le porte all’intelligenza artificiale di Elon Musk? Per il numero uno dell'app di messaggistica sarebbe tutto pronto, ma Elon Musk mette i puntini sulle 'i'. Non c'è ancora l'ufficialità: l'accordo deve essere perfezionato.

Secondo quanto aveva annunciato su X il fondatore Pavel Durov, la piattaforma di messaggistica avrebbe stretto un accordo con xAI per integrare il chatbot Grok direttamente all’interno delle sue app. La partnership, del valore di 300 milioni di dollari in contanti e azioni, avrebbe una durata iniziale di un anno e consentirebbe a Telegram di incassare il 50% delle entrate derivanti dagli abbonamenti a Grok venduti tramite la piattaforma stessa.

L’annuncio ha subito catturato l’attenzione del mondo tech, ma a smorzare l’entusiasmo è intervenuto lo stesso Elon Musk, che ha precisato, commentando il post di Durov, che l'accordo non è ancora stato firmato. Pronta la risposta di Durov: "è vero, c'è un accordo di principio ma vanno definiti i dettagli". Se così stanno le cose, è davvero curioso che il numero uno di Telegram abbia scelto di bruciare le tappe dando in anticipo la notizia (e venendo così bacchettato pubblicamente da Musk).

Resta tuttavia plausibile che un’intesa formale sia vicina, viste le sinergie potenziali tra le due aziende. Telegram, con oltre 1 miliardo di utenti attivi mensili (dato aggiornato a marzo 2025), rappresenterebbe per xAI un canale formidabile per ampliare la base utenti di Grok, in competizione diretta con ChatGPT e altri assistenti AI.

Nonostante le sue capacità interessanti, soprattutto sul fronte della generazione di immagini, e l'arrivo di un'app ad hoc a lui dedicata, Grok viene ancora percepito come legato a doppio filo a x.com, un social che, fuori dai suoi principali mercati come USA e Giappone, non ha i numeri di Instagram e TikTok e sconta il ruolo ingombrante e controverso del suo attuale proprietario.

Se l’accordo dovesse andare in porto, Grok sarà accessibile direttamente tramite la ricerca all’interno di Telegram, introducendo una serie di nuove funzioni basate sull’intelligenza artificiale. Tra queste si parla di modifica intelligente dei testi, anteprime di link potenziate, agenti nella casella di posta, generazione di sticker tramite AI e molto altro.

Il principale competitor di Telegram, WhatsApp, ha già integrato uno strumento alimentato dall'AI nella sua applicazione, ottenendo però dagli utenti una risposta piuttosto fredda, per usare un eufemismo. Attualmente non è possibile rimuovere l'AI dall'app: una scelta controversa che ha già catturato l'attenzione dei regolatori e delle associazioni dei consumatori.