Grokipedia: l’enciclopedia generata con l'intelligenza artificiale di Elon Musk

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(La redazione di fem) Oct 28, 2025 · 6 mins read
Grokipedia: l’enciclopedia generata con l'intelligenza artificiale di Elon Musk
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Un’enciclopedia scritta interamente da un’intelligenza artificiale, supervisionata dal team di Elon Musk e pensata per sostituire Wikipedia. Sembra fantascienza, ma è già realtà: si chiama Grokipedia, ed è il nuovo progetto di xAI, la società di Musk dietro al chatbot Grok integrato in X.
In pochi giorni, Grokipedia ha acceso un dibattito globale: può davvero l’intelligenza artificiale diventare la nuova custode della conoscenza umana? O stiamo entrando nell’era delle verità generate dagli algoritmi?

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Cos’è Grokipedia e perché Elon Musk vuole sfidare Wikipedia

L’idea dietro l’enciclopedia AI di xAI

Secondo Musk, Wikipedia è ormai “troppo politicizzata e gestita da élite digitali”.
Grokipedia nasce, quindi, per ribaltare questo concetto: un archivio di conoscenze costantemente aggiornato da un’intelligenza artificiale autonoma.
Ogni voce è generata da Grok, il chatbot di xAI già disponibile su X Premium, che elabora miliardi di dati provenienti da fonti pubbliche, social e accademiche. Musk sostiene che Grokipedia sia “una versione della conoscenza umana più onesta e meno manipolata”, ma molti si chiedono se una macchina possa davvero garantire neutralità.

Una “verità alternativa” generata da algoritmi

L’intenzione di Musk è chiara: costruire un sistema informativo parallelo, capace di rispondere in tempo reale e senza filtri. Secondo xAI, Grokipedia non si limita a copiare dati esistenti, ma li “sintetizza”, generando nuove formulazioni testuali basate su probabilità linguistiche.
In pratica, ogni voce è una ricostruzione automatica, non un semplice riassunto e questo apre un enorme interrogativo: chi decide cosa è vero? Quando l’IA ricostruisce un evento o una biografia, lo fa senza la supervisione di editor umani e, per molti esperti, questo rischia di creare una “realtà algoritmica”, dove la verità è statistica, non verificabile.

Come funziona Grokipedia: IA, dati e automazione totale

Un database vivo che si aggiorna da solo

Dietro Grokipedia si nasconde un’infrastruttura imponente. xAI ha integrato il motore linguistico Grok-3, un’evoluzione del modello proprietario basato su dati di X, articoli di stampa, archivi scientifici e persino documenti governativi pubblici.
Ogni volta che una notizia viene pubblicata, Grok la elabora e aggiorna automaticamente le voci pertinenti in Grokipedia; questo significa che le pagine possono cambiare di minuto in minuto, senza intervento umano. Un vantaggio enorme in termini di tempestività, ma un potenziale disastro per l’accuratezza.

Un sistema chiuso: niente open source

A differenza di Wikipedia, Grokipedia non è un progetto aperto. Non esiste una community di editor, non si possono proporre correzioni, e il codice non è pubblico. Musk giustifica questa chiusura come necessaria per evitare “manipolazioni ideologiche”, ma molti la considerano una mossa commerciale: controllando l’intero sistema, xAI mantiene anche il potere economico e politico dell’informazione.

Dove nasce il conflitto con Wikipedia

Accuse di plagio e uso improprio dei contenuti

La Wikimedia Foundation non ha tardato a reagire, e alcuni ricercatori hanno segnalato che molte voci di Grokipedia contengono intere sezioni identiche a quelle di Wikipedia, solo leggermente parafrasate. Questo solleva dubbi legali sul rispetto delle licenze Creative Commons, che obbligano all’attribuzione delle fonti.

xAI non ha risposto ufficialmente, ma in un post su X, Musk ha liquidato la questione con una battuta: “Wikipedia ha copiato Internet per anni. Ora tocca a noi migliorarlo.”

Wikipedia VS Grokipedia: differenze strutturali tra i due modelli

Wikipedia è un progetto collaborativo fondato nel 2001 su principi di trasparenza, revisione e consenso, dove ogni voce è il risultato di un processo comunitario.
Grokipedia, invece, affida tutto all’IA: nessun comitato editoriale, nessuna discussione pubblica. Il vantaggio? Aggiornamenti istantanei; lo svantaggio? Nessun controllo di qualità. In sostanza, Grokipedia è più simile a un motore di risposte che a un’enciclopedia tradizionale.

L’impatto su X e sull’ecosistema di Musk

Grokipedia integrata nel social di Musk

La sinergia con X è il cuore della strategia; infatti, gli utenti abbonati a X Premium possono già chiedere a Grok risposte “enciclopediche” basate su Grokipedia, direttamente nella chat o nei commenti ai post.
Questo trasforma X in una piattaforma informativa a ciclo continuo: notizie, opinioni e conoscenza convivono nello stesso flusso. Per Musk, è un passo verso quella che chiama “informazione integrata”: un sistema dove l’IA non solo spiega il mondo, ma lo interpreta in tempo reale.

Strategia di business: dati, pubblicità e controllo

Dietro la retorica della “libertà di conoscenza” c’è una chiara visione economica. Sì, perché Grokipedia fornisce a xAI una mole immensa di dati testuali e comportamentali, utili per addestrare futuri modelli linguistici e profilare gli utenti.
L’accesso avanzato sarà probabilmente riservato agli abbonati X Premium+, e questo crea un ecosistema chiuso dove informazione e business coincidono. È una mossa che unisce tre asset chiave di Musk: AI, social e media. Quindi, siamo di fronte una Wikipedia privata proprio dentro X.

Polemiche e preoccupazioni: accuratezza, bias e trasparenza

Università e centri di ricerca in tutto il mondo hanno già espresso dubbi. Il professor Ethan Mollick della Wharton School parla di “un sistema affascinante ma pericoloso, dove l’apparenza di oggettività maschera la soggettività algoritmica”. Altri analisti notano che Grokipedia mostra già tendenze “filo-muskiane”: descrizioni positive dei suoi progetti, toni critici verso governi e media tradizionali. Il rischio, secondo molti, è che diventi un megafono ideologico travestito da enciclopedia.

Cosa cambia per il futuro dell’informazione online?

Grokipedia segna un cambio di paradigma: Wikipedia rappresenta il passato collaborativo del web, dove milioni di mani hanno costruito il sapere insieme. Grokipedia incarna, invece, il futuro algoritmico, una macchina che scrive, corregge e decide cosa vale la pena sapere. Questo modello può rendere l’informazione più veloce e accessibile, ma anche più fragile, senza trasparenza, ogni “fatto” rischia di diventare un’opinione mascherata da dato.

Wikipedia reagisce: “La conoscenza resta umana”

In una dichiarazione ufficiale, la Wikimedia Foundation ha ricordato che “la conoscenza è un bene pubblico, non un prodotto commerciale”.
Pur riconoscendo il potenziale dell’IA, l’organizzazione ribadisce che “solo la collaborazione umana garantisce equilibrio e pluralità”. Molti editor storici hanno già lanciato appelli per difendere il modello aperto e partecipativo di Wikipedia: “Non possiamo lasciare che la conoscenza diventi un monopolio digitale,” scrivono in un post virale.

Che piaccia o no, Grokipedia è destinata a influenzare il modo in cui cerchiamo e consumiamo informazioni, perché rappresenta la collisione tra intelligenza artificiale e giornalismo, tra verità e algoritmo, tra libertà e controllo. Forse non sostituirà Wikipedia, ma cambierà per sempre il modo in cui pensiamo alla conoscenza e, in questo, Elon Musk ha già vinto la sua sfida più ambiziosa: farci dubitare di ciò che credevamo di sapere.