Guerra elettronica 6G: la Cina sfida i radar degli F-35

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HDblog.it Jun 22, 2025 · 2 mins read
Guerra elettronica 6G: la Cina sfida i radar degli F-35
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Il panorama della guerra elettronica si sta rapidamente trasformando, con la Cina che annuncia un'innovazione significativa: un nuovo sistema basato sulla tecnologia 6G, in grado di confondere anche i radar più avanzati, come quelli dei caccia stealth F-35.

A capo di questo progetto pionieristico è il professor Deng Lei dell'Università di Scienza e Tecnologia di Huazhong (HUST). La sua squadra ha sviluppato un'arma che non solo può creare oltre 3.600 falsi bersagli per ingannare i piloti e i sistemi radar, ma funziona anche come un hub di comunicazione ad alta velocità, capace di trasmettere enormi quantità di dati a più di 300 piattaforme contemporaneamente, grazie all'uso di fibre ottiche. Questo duplice ruolo, combinando capacità di jamming e comunicazione full-duplex sulla stessa frequenza, è stato confermato pubblicamente per la prima volta.

Il segreto di questa avanzata tecnologica risiede nei sistemi fotonici a microonde, che fondono le proprietà di fotoni ed elettroni per superare i limiti delle tradizionali tecnologie elettroniche. A differenza dei sistemi convenzionali, che sono spesso dedicati a una singola funzione, questo dispositivo 6G integra percezione, analisi e trasmissione con un consumo energetico minimo. La sua architettura compatta condensa funzionalità complesse, che prima richiedevano hardware esteso, in un design più snello ed efficiento.

Il sistema, come descritto in un articolo pubblicato sulla rivista "Acta Optica Sinica", punta specificamente a sistemi radar sofisticati come il Northrop Grumman AN/APG-85, utilizzato sui caccia F-35, che opera nella banda X a frequenze fino a 12 gigahertz. Dove le contromisure tradizionali faticano, l'arma 6G eccelle. Il team del professor Deng ha sviluppato un "cuore" fotonico con una struttura tridimensionale, che include un "modulatore IQ" a doppia polarizzazione per l'elaborazione del segnale e il jamming, un loop a fibra ottica attivo per bersagli falsi con ritardo di precisione e un metodo intelligente di ricostruzione della portante per ingannare i radar.

Nonostante questi progressi, i ricercatori sottolineano che la tecnologia 6G è ancora in una fase di sviluppo e affronta la sfida di bilanciare la semplificazione del sistema con l'aumento delle funzionalità. L'obiettivo del team è continuare a perfezionare il design, riducendo il numero di componenti e il consumo energetico, pur migliorando la qualità del segnale e le capacità di elaborazione.

La Cina si è affermata come leader mondiale nelle tecnologie 6G, detenendo il più grande portafoglio di brevetti globali in questo settore. Il governo cinese, l'esercito e le aziende tecnologiche hanno investito circa 9,3 milioni di euro (equivalenti a 10 milioni di dollari statunitensi) in questo progetto.