Gundam: Requiem for Vengeance, tutto ciò che volete sapere

https://www.zechs.it/10-10-2024/gundam-requiem-for-vengeance-tutto-cio-che-volete-sapere/

Zechs Oct 10, 2024 · 5 mins read
Gundam: Requiem for Vengeance, tutto ciò che volete sapere
Share this

Come nel caso di Silver Phantom, di cui vi ho parlato nell’articolo precedente, ho avuto la possibilità di vedere in anteprima Gundam: Requiem for Vengeance, la serie Netflix in arrivo il prossimo 17 ottobre, che ricorda produzioni come MS IGLOO per via della sua natura in CGI dal look realistico. In attesa della recensione, ho chiesto a voi sul mio account Instagram e sulla pagina Facebook cosa vi piacerebbe sapere prima del suo esordio sulla piattaforma streaming.

Anche in questo caso ho scelto le migliori domande e di seguito trovate le mie risposte.

Cosa rende speciale questa serie?

In Gundam: Requiem for Vengeance troviamo realismo e narrazione a farla da padrone, abbiamo un doppiaggio italiano davvero eccezionale e delle atmosfere che ci riportano ad alcune delle serie OVA già viste in passato, come MS IGLOO per via della CGI (notevolmente migliorata) e The 08th MS Team e War in the Pocket per alcune ispirazioni narrative. Ovviamente, essendo la storia vissuta dal punto di vista di Zeon, vi ritroverete (ancora una volta, oserei dire) a simpatizzare molto più per loro che per i Federali. Ad avermi colpito maggiormente è stato lo stile cinematografico con il quale le vicende vengono dipinte sullo schermo.

In attesa delle opinioni che esprimerò nella mia recensione in uscita prossimamente su Akiba Gamers, potete leggere le mie prime impressioni basate su una visione in anteprima dei sei episodi che la compongono.

Il mecha design ultra realistico di Requiem for Vengeance funziona bene?

Il design dei Mobile Suit è certamente uno dei punti di forza di questa serie. Nonostante dalle prime immagini emerse in rete i mecha non sembrassero entusiasmanti, ho dovuto ricredermi. Il mecha design di Requiem è stato curato da Kimitoshi Yamane, che ha già lavorato a tantissime altre produzioni del franchise di Gundam, come tutte le serie e il film di SEED, The 08th MS Team, i recenti Gundam Hathaway e Cucuruz Doan’s Island e tante altre ancora.

I mecha già noti, come Zaku II e GM, appaiono abbastanza diversi rispetto a quanto visto in passato e fanno davvero una bella figura sullo schermo. Sono più realistici di qualsiasi statua in scala 1/1 abbia mai visto in Giappone e sono davvero credibili in quanto ad animazioni e livello di dettagli.

Come sono le scene di combattimento? Sono ben bilanciate in termini di screen time?

In questa nuova serie di Gundam targata Netflix troviamo il giusto bilanciamento fra combattimenti e dialoghi, ma se devo necessariamente sbilanciarmi in favore di uno dei due elementi, probabilmente in Requiem for Vengeance l’azione occupa un maggior minutaggio rispetto ai dialoghi, nel complesso.

È una serie di stampo molto più occidentale rispetto a quanto siamo abituati, molto più simile a un film in carne e ossa che a una serie animata giapponese. Nei combattimenti possiamo osservare tutta la pesantezza e la potenza offensiva di un mezzo come uno Zaku, ma allo stesso tempo l’agilità, sempre nei limiti del realismo, e la minacciosità di unità avanguardistiche come il Gundam EX con cui Iria e i suoi compagni avranno a che fare.

Com’è il doppiaggio di Requiem for Vengeance?

Come già detto nell’anteprima, il doppiaggio di Gundam: Requiem for Vengeance mi è piaciuto davvero molto, la recitazione è davvero ottima e molto espressiva. La direzione ha preso delle importanti decisioni in merito alla pronuncia dei nomi anche in base al fatto che, in questo caso, il doppiaggio originale è quello inglese e non quello giapponese.

Ad esempio, GM viene pronunciato “Giemme” e non “Jimu/Jim” e per la prima volta Gundam viene pronunciato “Gandam” anche in italiano, creando un precedente che da qui in avanti non potrà essere ignorato. “Mobile Suit” viene pronunciato “Mobil Suit” e non “Mobil Syuut”.

Essendo ambientata nella Guerra di Un Anno, rispecchierà i temi della Prima Serie? Avrà toni horror, come sembra dal trailer?

Non direi horror, mi ha ricordato molto l’atmosfera dei film d’azione hollywoodiani e di un videogioco tripla A. Non ci sono jumpscare o altro, ma c’è la giusta dose di violenza. Non posso parlarvi delle tematiche trattate senza, purtroppo, fare spoiler. Sappiate però che, nonostante molteplici differenze, si tratta di una serie U.C. di Gundam a tutti gli effetti e saprà emozionarvi.

Si tratta di una serie autoconclusiva? Ci saranno altre stagioni?

Il modello di mercato di Netflix è semplice: se la serie ha successo viene rinnovata per una o più stagioni. Se invece la serie non ha successo, viene cancellata.

Sebbene non possa dirvi assolutamente nulla riguardo il finale di questi sei episodi che al momento compongono l’unica stagione di Requiem for Vengeance, posso ipotizzare con assoluta sicurezza che il suo successo potrebbe portare alla produzione di sequel o di altre serie di Gundam in CGI dirette e sceneggiate dal medesimo staff. Sta tutto a voi, se vi piace Requiem fatevi sentire da Netflix.

È canonica all’interno dello Universal Century?

Dulcis in fundo, la domanda più attesa e più difficile a cui rispondere.

Non ci sono dichiarazioni ufficiali o indicazioni in merito alla canonicità di Gundam: Requiem for Vengeance all’interno dello Universal Century. È ambientata nell’anno U.C. 0079, ma non so, né posso dirvi se si tratta di una serie canonica o meno. Ne riparleremo una volta che tutti quanti l’avranno vista e si potranno fare delle congetture in merito, analizzando ogni più piccolo dettaglio.

Vi consiglio solo di dare uno sguardo alle scatole dei due HG appena usciti in Giappone.

In chiusura, eccovi l’ultimo trailer rilasciato per il Giappone, che ci permette di ascoltare le voci giapponesi. Vi do appuntamento alla recensione su Akiba Gamers!