Hayabusa2 verso un asteroide piccolissimo : solo 11 metri e una rotazione ogni 5 minuti

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HDblog.it Sep 20, 2025 · 2 mins read
Hayabusa2 verso un asteroide piccolissimo : solo 11 metri e una rotazione ogni 5 minuti
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Quando nel 2031 la sonda giapponese Hayabusa2 raggiungerà l’asteroide 1998 KY26, la missione entrerà in un territorio mai esplorato. Le ultime osservazioni hanno infatti ridimensionato drasticamente l’oggetto: non più 30 metri come ipotizzato in passato, ma appena 11. Per dare un’idea, si tratta di poco più delle dimensioni di un autobus, eppure con un comportamento che lo rende straordinario. L’asteroide compie una rotazione completa in soli cinque minuti, un tempo record che complica ulteriormente le manovre della sonda.

Il nuovo quadro arriva da uno studio guidato da Toni Santana-Ros dell’Università di Alicante, realizzato con l’aiuto di telescopi di tutto il mondo, tra cui il Very Large Telescope (VLT) dell’ESO in Cile. I dati hanno mostrato non solo la dimensione ridotta, ma anche una superficie insolitamente brillante. Gli scienziati non sanno ancora se KY26 sia un blocco roccioso compatto o un aggregato di detriti tenuti insieme dalla gravità. In ogni caso, sarà il più piccolo corpo celeste mai esplorato da vicino.

Non è la prima volta che Hayabusa2 si misura con un asteroide: la missione aveva già raggiunto Ryugu, un gigante di 900 metri di diametro, da cui nel 2020 ha riportato campioni sulla Terra. Grazie al carburante residuo, l’Agenzia spaziale giapponese (JAXA) ha deciso di prolungarne il viaggio, puntando verso KY26.

Se già atterrare su Ryugu era stata un’impresa, tentare una manovra simile su un oggetto così piccolo e veloce rappresenta una sfida ingegneristica senza precedenti. Come ha osservato l’astronomo Olivier Hainaut dell’ESO, “la visita sarà ancora più interessante, ma anche molto più complessa”.

Riuscire a studiare corpi celesti di queste dimensioni ha un valore che va oltre la scienza pura. I ricercatori sottolineano infatti che osservare oggetti di 10 metri può aiutare a comprendere meglio i rischi legati a impatti terrestri. L’asteroide che esplose sopra Chelyabinsk, in Russia, nel 2013, aveva un diametro simile a KY26 e causò migliaia di feriti per l’onda d’urto. Sapere che oggi i telescopi riescono a individuare e caratterizzare corpi così piccoli è una garanzia in più per la sicurezza planetaria.

Dimostrare che è possibile avvicinarsi, orbitare e forse toccare un oggetto minuscolo e rapidissimo potrebbe aprire la strada a missioni su altri asteroidi simili. Una prospettiva interessante non solo per la ricerca scientifica, ma anche per applicazioni pratiche, dall’estrazione di risorse all’elaborazione di strategie di difesa contro potenziali impatti.

Nessuno ha mai osservato da vicino un asteroide di dimensioni paragonabili alla sonda che lo andrà a incontrare. Per questo, ogni nuovo dato sarà prezioso per preparare una missione che si annuncia unica nella storia dell’esplorazione spaziale.