Durante IFA, ho giocato a tennis contro un robot, ma non uno qualunque: l'Acemate di Switchbot. Questo dispositivo integra un'intelligenza artificiale on-device, in grado di monitorare la qualità dei nostri tiri e i movimenti, che si collega poi a una seconda IA via cloud per elaborare i dati tramite smartphone.
L'intelligenza artificiale non è più una novità, ma è sorprendente vederla "in azione" in un prodotto come questo. Spesso, con i robot aspirapolvere, le promesse di IA che riconosce le macchie sembrano solo "aria fritta". Qui, invece, il tutto sembra davvero "prendere vita".
Vedere l'Acemate anticipare i miei movimenti, correre avanti o indietro per raccogliere le palline o sorprendermi con un lob anziché una palla tagliata, è stato sbalorditivo.
Ma a cosa serve un robot per il tennis? Vuole sostituire gli istruttori? No, al più vuole affiancarli e "migliorarli". A meno che non ci si alleni con un professionista di altissimo livello, è impensabile poter ottenere dati specifici e sfruttarli per migliorare in modo mirato.
Sebbene il dispositivo che abbiamo provato sia ancora in versione beta, è stato curioso vedere come, a fine allenamento, il robot passi in tempo reale i dati elaborati dalla sua IA locale allo smartphone. A quel punto, l'IA sul cloud traduce tutti quei numeri in testo, consigli e critiche.
Abbiamo tirato troppo piano? Sbagliamo l'impostazione del rovescio? Siamo prevedibili nelle risposte? Tutto ciò viene sviscerato nell'enorme analisi testuale che ci viene fornita a fine sessione, offrendo spunti di miglioramento concreti.
Rispetto a un semplice lancia-palle, che offre solo tiri statici e ripetitivi, qui abbiamo decisamente qualcosa in più. Il prezzo, tra l'altro, non è folle, soprattutto se si pensa a un'utenza non individuale, come un circolo sportivo: parliamo di 2500 euro di listino, ma con gli sconti di lancio è facile portarselo a casa a 1500 euro. È lecito pensare che una struttura che ne acquisti in blocco possa ottenere un ulteriore, forte sconto.
In un'ottica di carenza di personale, un robot di questo tipo può essere una manna dal cielo, soprattutto per uno sport come il tennis che, sebbene in Italia sia in netta ripresa grazie ai tanti talenti emergenti, non gode ancora della stessa popolarità del calcio.
In ogni caso, un avvertimento: se, come me, non avete mai giocato a tennis, non pensate di poter diventare campioni solo allenandovi con l'Acemate. Serve una base, un'infarinatura generale che solo un istruttore in carne e ossa può dare. Il robot Acemate è un ottimo alleato da affiancare a un percorso di apprendimento, non un sostituto.
COSTRUITO PER L'AGILITA' CON QUATTRO RUOTE "MECANUM"
Ciò che impressiona di questo Acemate è la sua struttura: è molto alto, per via della rete di raccolta, e a prima vista può sembrare impacciato, ma sorprende quando scatta per coprire fino a 5 metri in un solo secondo.
Tutto ciò è possibile grazie alle quattro ruote Mecanum montate alla base, delle speciali ruote omnidirezionali che consentono al robot di muoversi in diagonale, lateralmente, avanti, indietro e di ruotare sul posto con una manovrabilità eccezionale. A differenza delle ruote tradizionali, queste hanno una serie di rulli inclinati di 45 gradi lungo la loro circonferenza.
Switchbot dichiara che sono ideali per ogni campo da tennis, ma va detto che danno il meglio su superfici dure e piane; su campi leggermente sconnessi o morbidi, potrebbero verificarsi degli slittamenti.
Queste ruote, inventate nel 1973 da Bengt Ilon, sono state usate per decenni in ambito industriale e nella robotica. È davvero interessante vederle trovare un'applicazione anche nel mondo dello sport e dei beni di consumo.
LE SPECIFICHE TECNICHEL'azienda è stata molto riservata sull'hardware esatto e sull'IA in locale, ma conosciamo le specifiche principali.
Caratteristiche fisiche:
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Un cestello che contiene fino a 80 palle.
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Una batteria da 6700mAh facilmente rimovibile, che si ricarica in due ore e offre dalle 3 alle 4 ore di autonomia.
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Un peso complessivo di 21 kg e dimensioni da chiuso di 45 x 55 x 50 cm (arriva a 170 cm di altezza con la rete aperta).
Performance di gioco:
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È in grado di lanciare palline fino a 130 km/h.
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Offre una modalità di sfida "dinamica", in cui il robot adatta l'intensità del gioco in base alla nostra.
Sistema di visione:
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Utilizza due telecamere binoculari 4K per tracciare i colpi e i movimenti.
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Ha un tempo di risposta di soli 0,15 secondi nel calcolo della traiettoria.
Come si vede nei video di presentazione, già durante la battuta dell'avversario il robot si riposiziona, prevedendo il tiroin base ai movimenti in tempo reale e allo storico dei nostri allenamenti.
Una volta completato l'allenamento, il cuore nevralgico dell'esperienza diventa l'applicazione. I dati catturati dal robot (velocità della palla, rotazione, posizionamento) vengono elaborati per fornire un feedback personalizzato tramite l'app "Acemate".
Possiamo rivedere le "heatmap" delle zone del campo in cui ci muoviamo e tiriamo più spesso, oltre ad avere a disposizione svariati grafici di supporto. Per chi ha un Apple Watch, è possibile anche visualizzare i propri dati biometrici in tempo reale durante la sessione.
Come anticipato, l'app fornisce anche un enorme riepilogo testuale generato dall'IA con consigli su come migliorare.
Infine, una "chicca" non da poco: il robot riconosce alcune gesture a distanza. Se, ad esempio, alzate la mano per fermarvi, lui capisce e interrompe immediatamente l'allenamento, evitando di continuare a lanciarvi palline.
SI INIZIA DAL TENNIS, MA POTREBBERO ARRIVARE ALTRI SPORTChi scrive è, probabilmente, una delle persone più scettiche sull'IA, ma provate a immaginare un robot simile che, nel basket, vi simula i blocchi in area, o un portiere che effettua i rinvii per poi parare i vostri tiri, dandovi consigli su come migliorare. Certo, in questi casi servirebbero degli arti robotici e la complessità aumenterebbe a dismisura, ma non credo che siamo poi così distanti da quel futuro.
Ciò che sorprende, infine, è il costo: 1599 dollari non sono molti, se non pensiamo al singolo consumatore ma a un circolo sportivo o a una scuola. Certo, rimangono molti lati oscuri, come la riparabilità e l'assistenza, ma Switchbot potrebbe aver dato il via a un nuovo trend legato all'IA applicata allo sport.
Non è impensabile che anche qualche privato un po' più benestante possa acquistarne uno per far allenare i propri figli. Non potrà mai sostituire un vero allenatore, ma sono certo che il futuro dello sport passi anche attraverso l'intelligenza artificiale e robot come questo Acemate.
ALTRE NOVITA' AI DI SWITCHBOT AD IFASWITCHBOT AI PET: KATA
Ad IFA, Switchbot non ha presentato solo Acemate. L'azienda sta mostrando anche altri utilizzi pratici dell'IA, come quella integrata in una sorta di "Furby" moderno: il KATA.
Sono dei pupazzetti che supportano un'intelligenza artificiale emotiva, un modello linguistico on-device (LLM) e uno visivo su cloud (VLM). Con questa dotazione, sono in grado di interagire con noi, riconoscere le nostre emozioni per consolarci, comprendere le routine e ricordare i volti e gli spazi della casa.
Il KATA può mostrare una vasta gamma di emozioni come felicità, tristezza, solitudine e persino gelosia. Aver mantenuto questo lato "negativo" è una scelta tanto curiosa quanto potenzialmente pericolosa, specialmente per un bambino lasciato da solo con un "giocattolo" del genere.
SWITCHBOT AI HUB
Grande passo nella smart home con l'AI HUB. Anche qui il cuore è un VLM integrato all'interno di un HUB domestico. Tutto ciò permette di avere svariate funzioni degne di nota come le seguenti:
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Interpretazione Visiva degli Eventi: Se abbinato a videocamere SwitchBot (come la Pan/Tilt Cam o il videocitofono), l'AI Hub può "guardare" e "capire" cosa sta succedendo. Ad esempio, può riconoscere l'arrivo di un pacco, un animale domestico che sale sul divano o una persona che lascia il telefono sul tavolo.
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Trigger per l'Automazione: La vera innovazione sta nel fatto che l'hub riassume questi eventi visivi in testo, che può essere usato come attivatore per le automazioni domestiche. Questo semplifica enormemente la creazione di scenari complessi che altrimenti richiederebbero più sensori.
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Ricerca Testuale nei Video: Permette di effettuare ricerche semantiche all'interno delle registrazioni video, ad esempio chiedendo: "Mostrami quando ho lasciato il mio telefono".
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Potenza e Connettività: È dotato di un chip AI da 6T per l'elaborazione locale, supporta la connessione di oltre 100 dispositivi, è compatibile con Matter Over Bridge, Wi-Fi dual-band e ha una connettività Bluetooth estesa.
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Privacy e Archiviazione Locale: Dispone di 32GB di memoria integrata, espandibile fino a 1TB, per archiviare localmente i filmati, evitando costi di abbonamento e rischi per la privacy.
SWITCHBOT AI ART FRAME
L'ultimo dispositivo degno di nota, presentato da Switchbot, è l'AI Art Frame, una cornice digitale che unisce arte ed intelligenza artificiale, offrendo tra l'altro un basso impatto energetico, un aspetto critico di molti dispositivi simili, belli ma energivori. In questo caso abbiamo alcune funzionalità a supporto come:
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Tecnologia E Ink Spectra 6: Utilizza un display e-paper a colori di ultima generazione. Questa tecnologia offre immagini vivide con una qualità simile alla carta, ma soprattutto non emette luce blu, eliminando l'affaticamento degli occhi tipico degli schermi tradizionali.
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Generazione di Immagini tramite IA: La cornice non si limita a visualizzare foto. Gli utenti possono creare opere d'arte uniche direttamente dall'app SwitchBot, semplicemente inserendo un prompt testuale (una descrizione a parole dell'immagine desiderata) o caricando un'immagine di riferimento. L'elaborazione avviene tramite un modello di intelligenza artificiale addestrato localmente da SwitchBot.
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Design e Versatilità: È disponibile in tre diverse dimensioni (7.3", 13.3" e 31.5") e può essere posizionata su una scrivania, appesa a una parete o montata su un supporto, sia in verticale che in orizzontale.
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Efficienza Energetica e Integrazione: La batteria ha una durata eccezionale, fino a due anni con una singola carica. Inoltre, la cornice è compatibile con le cornici standard IKEA, integrandosi perfettamente in qualsiasi stile di arredamento.