Ho provato Android 16 e sono rimasto molto confuso | Video

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HDblog.it Jun 24, 2025 · 17 mins read
Ho provato Android 16 e sono rimasto molto confuso | Video
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Nell'ultimo mese abbiamo parlato tantissimo dei vantaggi di iOS e dei vantaggi di Android, del perché alcune persone preferissero iPhone e del perché invece tante persone negli ultimi anni stiano passando al sistema operativo con il robottino verde come mascotte, Android.

Nei commenti di tali contenuti si è scatenato un acceso dibattito che si è poi alimentato anche con gli aggiornamenti di iPhone ad iOS 26 con il suo Liquid Glass e degli smartphone Android con Android 16 con il nuovo design Expressive.

Apple 08 Mag

Android 07 Giu

Android 31 Dic

Android 11 Mag

Esattamente il giorno dopo la WWDC 2025 di Apple, che ha svelato al mondo il nuovissimo Liquid Glass di Apple, la sua nuova interfaccia grafica e linguaggio visivo di iOS 26, macOS 26 e tutti gli altri dispositivi Apple, è arrivato il turno di Android 16. Da una parte abbiamo osservato uno stravolgimento che però è ancora in uno stadio primordiale, ed il centro di controllo che quasi si interseca con la home page, rendendo il tutto quasi illegibile, ne è l'esempio, dall'altra invece abbiamo un Android 16 che si fregiava il titolo di "stabile", un aggiornamento ufficiale fatto e finito.

Apple 09 Giu

Android 10 Giu

Android 11 Giu

Google 16 Giu

Fin qui tutto a posto, ho subito preso il mio Google Pixel 9 Pro felicissimo di testare il nuovo Expressive Design, il nuovo linguaggio stilistico di Google che per molti versi sembrava essere più promettente di quello di Apple. Ok non ci sono tutti quei fregi stilistici come le aberrazioni cromatiche quando il vetro incontra qualche colore, le animazioni curate allo sfinimento e via dicendo ma sembrava comunque una interfaccia "concreta", una evoluzione del "Material You".

Ecco, io non sono mai stato un amante del "Material You": carina l'idea ma davvero troppo raffazzonata. Google in più di 4 anni non è riuscita neanche a creare un convertitore di icone che mostrasse tutte le nostre app preferite con quel tema, come ad esempio ha fatto Nothing nel giro di 6 mesi dal lancio della NothingOS.

La flebile imposizione del linguaggio visivo di Google è stata poi davvero troppo fiacca. Va bene lasciare la libertà di sviluppo ma servirebbero perlomeno delle linee guida. Sono davvero una manciata le app che hanno seguito la filosofia di Google, in primis le app di Google stessa, spesso diverse una dall'altra per stile grafico.

Anche i widget, elemento chiave di queste nuove interfacce grafiche, su NothingOS e su iOS 26 si adattano alla grafica di sistema. Scegliamo di avere il tema monocolore su Nothing? I widget sono monocolore, e quelli proprietari con la stessa grafica Dot. Su iOS 26 attiviamo il tema "trasparente"? Anche i widget guadagnano lo stesso tema. In una semplice parola "coerenza".

Con il passaggio al Material 3 Expressive, o Expressive Design, mi aspettavo che tutto ciò venisse risolto. E' stato fatto? No, non del tutto. Alcuni widget, se lo sviluppatore è stato bravo e ha inserito tale possibilità, possono essere "convertiti", come Apple Music (fa ridere ma è una delle poche app con widget convertibili), altre come Fitbit, TikTok, WhatsApp, Amazon, Twitch, CapCut, PayPal, Perplexity e potremmo continuare all'infinito, no.

Anche le icone nella home page ancora non vengono convertite in automatico al tema "Expressive", che poi in questo caso è pressoché identico al "Material You", menchemeno i widget. Tutto nella home page è rimasto incompleto come mesi fa anzi come anni fa.

Ma la cosa più ilare è che per scoprire tutto ciò non è bastato il mio Google Pixel 9 Pro con Android 16 Stabile, no, ho dovuto recuperare un secondo Google Pixel per installare la Beta, soltanto su questa versione c'è il nuovo aggiornamento della grafica.

Ora, io non sono per nulla contrario al fatto che questa nuova veste grafica sia ancora sotto test, ma perché allora nel giro di due anni siamo passati dal rilasciare Android 14 ad Ottobre 2023 a rilasciare Android 16 ad inizio Giugno 2025? Che senso ha affrettare così tanto i tempi se poi nello stesso momento esiste Android 16 Stabile e Android 16 Beta?

Con più confusione in corpo che altro ho comunque proseguito a ri-configurare i miei due Pixel e cercare di scoprire l'arcano dietro questo mio interrogativo. Google non è certo una sprovveduta, un senso dietro tutto questo ci sarà ed io ero pronto a scoprirlo.

ANDROID 16 E ANDROID 16 BETA: CHI NASCE PRIMA?

Tendenzialmente siamo abituati a vedere nascere la beta di un sistema operativo, come quella di Android 16, che poi si finalizza in una "stabile". Conclusosi questo percorso si passa poi alla beta di Android 17, che porterà poi ad Android 17 stabile. Google complica questo naturale meccanismo inserendo le QPR, delle relase che continuano anche lo sviluppo dell'attuale Android 16 prima di Android 17 beta.

Lo so, siete molto confusi da tutto ciò e quindi semplificheremo così: Android 16 Stabile è ufficiale, ma esiste anche un Android 16 Beta che però è una beta pre/post rilascio con funzioni che sia nel pre che nel post non sono a bordo della stabile.In una semplice parola: confusione. Fino a qualche settimana fa su Android 16 Beta c'erano funzioni che non sono poi arrivate nella Stabile. E anche ora che siamo passati alla seconda beta, post rilascio ufficiale di Android 16 stabili, tali funzioni non sono comunque in programma per Android 16 stabile.

Un gran caos che sicuramente non aiuta Google nella comunicazione. Se avete sentito parlare della nuova grafica di Google, su qualche notizia o sui social, vi basti sapere che anche ora con Android 16 ufficiale e stabile non potete averlo. Quando arriverà? Facile, con i nuovi Google Pixel 10. Così facendo ci sarà qualcosa di nuovo del quale parlare, con però non pochi dubbi che rimangono per questa politica confusionaria.

Ad oggi c'è un Android 16 che si porta dietro una manciata di novità, mentre le più succose sono a bordo della beta. E allora non potevamo tenerci Android 15 e avere poi tutte le novità insieme tra due mesi, ad Agosto, con il probabile lancio dei Pixel 10?

E lo so, voi direte meglio un aggiornamento in più che uno in meno, ma nel corso di questo articolo vedrete come questo dualismo spesso fa perdere più tempo, che potrebbe essere impiegato in altro, come nel convertitore di icone per il tema Material You/Expressive che abbiamo citato prima.

ANDROID 16 E ANDROID 16 BETA: NOVITA' SIMILI MA GRAFICA DIVERSA.

Ogni nuova funzione, ogni nuova grafica che viene aggiunta ad un sistema operativo, corrisponde in ore e ore di lavoro. Spesso giorni. Ho un amico sviluppatore per l'infotainment in un noto brand di auto di lusso, e ogni volta rimango spaventato da quanto tempo si perda per aggiungere una funzione, poi modificarla, poi rimuoverla, senza neanche che venga pubblicata.

Da questa esperienza ogni volta penso a quanto tempo venga perso nello sviluppo di alcuni prodotti e alcune funzioni software e in questo Android 16 ne ho trovato molto di tempo perso. Un esempio? Il menù delle app recenti.

Android 16 Stabile ha portato un nuovo menù ottenibile tramite il click dell'icona dell'applicazione che ci interessa, all'interno delle Applicazioni Recenti. Anche Android 16 QPR Beta ha portato un nuovo menù identico nelle Applicazioni Recenti, ma ha una grafica differente e.. migliore!

Quella che vedete in Android 16 Stabile è un qualcosa che è stato aggiunto ora a Giugno 2025 e già ad Agosto 2025 non vedrà più la luce del sole. Che senso ha perdere tempo a sviluppare una nuova grafica che nasce già vecchia, essendo presente in una beta già disponibile? Con questo intendo "perdere tempo". Questa come tante altre funzioni doppione, ma migliori nella beta, potevano rimanere in beta fino al "vero" Android 16, quello che arriverà tra due-tre mesi.

Le notifiche? Entrambe sono state migliorate, sia su beta che su stabile, ma sulla beta già prima che arrivasse la stabile erano migliori con un bel logo grande ad evidenziare la differenza tra le app. Perché non attendere anche solo una settimana e portare ciò in via ufficiale?

Il doppio click sul tasto di accensione che fa accedere al Google Wallet? Presente soltanto sulla Beta, prima che avvenisse il rilascio della stabile. Ma vi pare una funzione da far passare in una beta? Non si poteva integrare già in Android 15 con un Pixel Drop dei tanti rilasciati? Ci vuole molto a lasciare libera scelta all'utente con cosa fare con il doppio click di un tasto? Soprattutto ad abilitare il Wallet, una funzione desiderata da molti?

EXPRESSIVE DESIGN: LA SCELTA GIUSTA

Ok, lato comunicazione e marketing potremmo dire che Google ha grandi passi avanti da fare, come anche nella scelta dei tempi per il rilascio di alcuni aggiornamenti, ma escluso tutto ciò l'Expressive Design è tanta roba. No, non tanto le iconcine monocolore della homepage, che restano identiche ad Android 15, senza ancora un convertitore, ma in alcune piccole cose come i nuovi loghi del WiFi, del Roaming, della batteria, la nuova tendina dei toggle rapidi e delle notifiche, con della trasparenza ma ben fatta, non come quella della Developer di iOS 26, e dei nuovi slider bellissimi per la luminosità e per il volume.

Con il rilascio della QPR2 Beta sono stati affinati alcuni contrasti e alcune scritte che poco avevano senso in bianco, quando tutto il resto era nero, o viceversa. Bella anche la sezione notifiche, ora divisa da un'area tondeggiante e ancor meno trasparente, bellissime le nuove notifiche sì condensate per app ma con un logo grande e riconoscibile dell'app. Bello anche il nuovo cassetto delle app, che ha la grafica simile a quella del pannello dei toggle rapidi e notifiche e bello anche il nuovo menù con loghi modificati e più facilmente riconoscibili.

ARRIVA LA DESKTOP MODE..

Non è nulla di stabile, è una opzione sviluppatore di una versione beta, e difatti il funzionamento è piuttosto instabile. Nei nostri test dopo qualche minuto e due app in finestra è crashato tutto più volte. La grafica però sembra semplice e promettente. Fastidioso che ci siano le notifiche in alto e i toggle a destra ma nessuna delle due aree sia cliccabile o trascinabile con il mouse. Manca poi un controllo fine dove si simula con lo smartphone una sorta di trackpad. Molto probabilmente con il passare dei mesi diventerà tutto stabile, o verrà abbandonato.

Noi crediamo molto nel potenziale di queste interfacce desktop ora che abbiamo smartphone con anche 7000mAh di batteria e SoC spesso più potenti di molti notebook. Insomma un mondo dove con lo smartphone si sostituisce anche il PC non è così irrealizzabile, per molti.

I MAJOR UPDATE NON SONO PIU' IMPORTANTI..

Vero, soprattutto per i Google Pixel. Ormai i Major Update sono "quasi" un numeretto. Come si evince da Android 16 ormai le novità più succose arrivano con il tempo, con i famosi Pixel Drop che prima si chiamavano "Feature Drop", aggiornamenti trimestrali che portano svariate novità. Banalmente le tante novità che avrete visto nei contenuti di Android 16 stabile in giro per il web sono più da additare al Pixel Drop di Giugno che ad Android 16 di per sé.

Questo amplifica ancor di più il ragionamento fatto prima: serviva davvero Android 16 stabile? O si potevano portare alcune novità tramite Pixel Drop e poi arrivare con un "carrozzone" di migliorie tra due mesi, con la "vera" versione di Android 16.

Ciò non toglie che Android 16 è un "percorso evolutivo" interessante. Finalmente le notifiche sono fruibili e ottimali, seppur non sono una copia di iOS come stanno facendo tutti, anche Samsung ormai. La trasparenza c'è ed è bella, senza esasperarla. Le animazioni migliorano di giorno in giorno, come il back predittivo. L'app fotocamera è l'unica che non si sovrappone alle gesture di Android per passare da foto a video, il design della lockscreen è originale.

Nella beta finalmente abbiamo il Wallet a portata rapida, funzione che speriamo arrivi presto anche sulla stabile, dal momento che è soltanto un cambio di funzione su un pulsante fisico,

Come ormai sempre più spesso accade tanti cambiamenti sono "sotto al cofano": c'è una opzione per disattivare il sideload e il 2G, c'è una opzione che blocca l'installazione di app tramite browser ad esempio mentre si è in una chiamata, così da evitare "truffe", c'è l'HDR negli screenshot, c'è un nuovo codec in registrazione video per occupare meno MB e avere più qualità allo stesso tempo, ci sono nuove emoji e c'è ufficialmente anche il notification cooldown che avevamo già testato un anno fa: se si ricevono tante notifiche spam da un gruppo whatsapp, ad esempio, vengono notificate meno o con un volume inferiore.

..MA ATTENZIONE AL "SOFTWARE LOCK"

Già, con il Pixel Drop di Giugno abbiamo avuto anche una amara sopresa: anche i più recenti Pixel 8 Pro e Pixel 8, di una generazione fa, sono stati esclusi da molte feature. Avete presente le Genmoji di iPhone che si generano dalla tastiera? Anche Google ha ora il suo Pixel Studio Stickers integrato nella Gboard, ma potete usarlo solo con un Pixel 9/A/Pro, Pixel 8A ma non Pixel 8 e Pixel 8 Pro e precedenti.

Che senso ha limitare questa funzione fino al Pixel 8A, meno completo e potente di un Pixel 8 e Pixel 8 Pro? Semplicemente assurdo.

TANTE NOVITA' MA TANTA CONFUSIONE

Potrei parlarvi di altre 7-8 funzioni degne di nota, come le caption più espressive quando visualizziamo qualche contenuto senza audio: vedendo una partita di calcio potremmo vedere un CAPS per raccontarci un goal sensazionale ad esempio. Ci sono i nuovi menù battery health ed i contatti "VIP", dei preferiti 2.0 che possono oltrepassare il non disturbare e con i quali possiamo condividere la posizione. Ci sono poi piccole novità anche per i wearable come il Pixel Watch che ora ha l'"Express Transit", ovvero la possibilità di effettuare pagamenti senza uno sblocco diretto.

In futuro vedremo anche l'image editor all'interno di Foto con una grafica finalmente rinnovata, in linea con l'expressive design e finalmente considerando che quell'app era da anni che non veniva svecchiata.

La verità è che in questo caos tra stabile e beta e pixel drop si fa davvero fatica a stare dietro a tutto e quello che resta ad un comune utente è che si trova Android 16 stabile sul proprio smartphone, senza praticamente cambiamenti, ma poi la comunicazione è tutta attorno al nuovo Expressive Design, che però è solo su una beta precedente alla stabile.

Dall'altra parte c'è una Apple che con una semplice Developer, neanche una beta dedicata agli utenti più smanettoni, ha creato un clamore infinitamente più ampio e per quanto il design possa essere criticabile, possa non piacere e ci siano implementazioni ancora molto macchinose. C'è stato un racconto su ogni singolo elemento e animazione grafica e dal giorno uno della Developer tutte le icone, di Apple e di terze parti, sono state adeguate a quel design trasparente.

Per quanto mi riguarda tutta la vita il design pastello che quello trasparente. Entrambi non sono alleati dell'accessibilità ma perlomeno le icone sull'Expressive/Material You sono distinguibili. Eppure da una parte abbiamo già tutto coerente mentre dall'altra Google fatica anche solo a far adattare le app di terze parti al suo tema. Mancano i fondamentali, troppo spesso sottovalutati. E in tutto questo Samsung è forse quella che ne esce meglio con una OneUI 8 coerente, graficamente non complessa ma di buon impatto e con quel giusto mix tra Google ed Apple che probabilmente è la via di mezzo che piace di più all'utente finale.

EXTRA: IL PARADOSSO DI GOOGLE SNAPSEED CHE SI AGGIORNA.. SU APPLE!

Non posso che chiudere questo articolo con una postilla su Google Snapseed che, dopo uno stato di abbandono dal 2021 ad oggi, torna ad aggiornarsi con l'EXPRESSIVE DESIGN.. su iPhone e iPad! Con una grafica fighissima e curatissima tra l'altro!! Ma vi sembra normale che alcuni sviluppatori che lavorano per Google rilascino applicazioni prima per i dispositivi del loro brand rivale?

Può essere normale che non ci sia uno stralcio di comunicazione a riguardo? Perché comprare un Pixel e non un iPhone se è la stessa azienda che produce i Pixel a dirmi, neanche troppo indirettamente, che molte novità arrivano prima su iPhone? A me sembra assurdo. E non parliamo di una app a pagamento, che magari su iPhone e iPad può attingere ad un bacino di utenti volenterosi di pagare un abbonamento mensile. Non c'è la minima logica dietro.

LA NON-RISOLUZIONE DEL FULL SCREEN

Google sa che la sua gestione del full screen in orizzontale è pessima, o non avrebbe speso tre righe (che non sono poche, considerando che la media è una) di changelog a riguardo. Prima, quasi tutte le app non ottimizzate, in orizzontale mostravano una banda nera sui Google Pixel a ridosso della selfie camera.

Era una scelta orrida, soprattutto perché non aveva delle cornici "simulate" come avviene sui Samsung Galaxy per capirci, ma anche su molti produttori cinesi. Su un vecchio Galaxy S23 Ultra possiamo ancora notare come si possa scegliere se mostrare, nascondere o lasciare la gestione del foro in automatico al sistema.

Google ha ben pensato di risolvere questa problematica una volta per tutte.. colorando la banda nera di bianco. Non ci sono le cornici simulate ma ora c'è un netto taglio sul bianco, anziché sul nero. Non solo adesso abbiamo un taglio orrido, ma abbiamo anche dei consumi aumentati considerando che il bianco è uno dei colori "più sparati", rispetto al nero che sugli OLED consuma nulla. Folle? Folle, sì.

Ma la chiusura di questo articolo non può che essere sulle app terze, le stesse che ancora difficilmente faticano ad adattare il proprio logo al Material You ormai vecchio di quattro anni, quasi cinque.

Apriamo Telegram, la mettiamo in orizzontale ed ecco uscire i mostri: la barra di navigazione è bianca/grigia e copre tutto lo schermo, l'applicazione è mozzata senza possibilità di essere estesa e il bordo qui non è bianco, che mitigherebbe il tutto, ma ancora nero. In pratica siamo stati raggirati: non è cambiato nulla. E intanto l'iPhone, con la sua Dynamic Island ingombrante e goffa, se la ride, nelle stesse app di Google che su di lui sono ottimizzate per il full screen. Perché li obbliga Apple. Sipario.

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6.3 pollici - 2424x1080 px 72 x 152.8 x 8.5 mm
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