Con una mossa che ha colto molti di sorpresa, Honda ha deviato la sua rotta ingegneristica dalle strade terrestri per puntare dritta verso il cielo. Il colosso automobilistico giapponese ha annunciato di aver completato con successo il primo test di lancio e atterraggio di un suo prototipo di razzo riutilizzabile. L'evento, tenutosi il 17 giugno presso il sito di ricerca spaziale di Taiki, nella prefettura di Hokkaido, segna un passo concreto e significativo nelle crescenti ambizioni spaziali dell'azienda, finora portate avanti con notevole discrezione.
Il test ha visto il veicolo sperimentale, alto circa 6,3 metri, raggiungere un'altitudine di quasi 271 metri prima di effettuare una discesa controllata e atterrare con straordinaria precisione, a soli 37 centimetri dal punto prestabilito. L'obiettivo primario era la dimostrazione di tecnologie fondamentali per il riutilizzo dei vettori, come la stabilità in volo sia in fase di ascesa che di discesa e, naturalmente, la capacità di atterrare in sicurezza. Sebbene l'azienda precisi che il progetto si trovi ancora in una fase di ricerca fondamentale e non siano state prese decisioni sulla commercializzazione, il traguardo tecnologico è chiaro: sviluppare le capacità per un lancio suborbitale entro il 2029.
Già nel 2021 Honda aveva svelato i suoi piani preliminari per la costruzione di un piccolo razzo riutilizzabile e, verso la fine del 2024, ha istituito la Space Development Division presso la sua filiale americana per intensificare lo sviluppo tecnologico e le collaborazioni con l'industria spaziale statunitense. Infatti, Honda è già attiva su più fronti: ad aprile ha annunciato test per un sistema di elettrolisi sulla Stazione Spaziale Internazionale e a maggio ha stretto una partnership con Astroscale Japan per sviluppare un sistema di rifornimento per i satelliti in orbita.
L'ingresso di Honda nella competizione spaziale si allinea perfettamente con l'ambizioso obiettivo del governo giapponese di raddoppiare le dimensioni della propria industria spaziale, portandola a un valore di circa 8 trilioni di yen (equivalenti a oltre 51 miliardi di euro) entro i primi anni del 2030. Un'aspirazione supportata da un fondo multimiliardario per sostenere le iniziative private nel settore. In questo scenario, Honda non è l'unica casa automobilistica a guardare alle stelle; anche Toyota, attraverso il suo braccio di ricerca, ha recentemente investito nella compagnia spaziale Interstellar Technologies, con sede proprio a Taiki, per sostenere la produzione di massa di veicoli di lancio.