Hugging Face è una delle più note piattaforme nell'ambito dello sviluppo e della distribuzione di modelli AI, ma forse non tutti sanno che questa azienda, da un po' di tempo, si sta muovendo in punta di piedi anche nel campo della robotica. Recentemente, Hugging Face ha presentato non uno, ma ben due nuovi robot con sembianze umanoidi. A marzo, l'azienda aveva anche lanciato un agente AI completamente gratuito e in grado di usare in autonomia il vostro PC.
I ROBOT DI HUGGING FACEHugging Face rilancia la sua offensiva nel settore della robotica con l’annuncio di due nuovi robot umanoidi open source: HopeJR, un androide a grandezza naturale, e Reachy Mini, più piccolo, quanto basta per stare su una scrivania, e utile per testare nuove funzioni alimentate dall'AI.
Il robot HopeJR dispone di 66 gradi di libertà motoria, il che gli consente di camminare e muovere braccia e testa con una notevole varietà di movimenti. Il Reachy Mini, invece, è un dispositivo compatto, dotato di testa mobile e microfono, ideale per sviluppatori che vogliono testare in tempo reale interfacce vocali o funzioni AI integrate. Entrambi sono costruiti secondo un approccio completamente open source.
Secondo quanto riferito dal CEO e cofondatore Clem Delangue a TechCrunch, l’obiettivo è permettere a chiunque di assemblare, modificare e comprendere il funzionamento di questi robot, evitando così un futuro dominato da “sistemi opachi nelle mani di pochi attori globali”.
I prezzi annunciati sono straordinariamente competitivi: 3.000 dollari per HopeJR, e tra 250 e 300 dollari per Reachy Mini (tasse e eventuali dazi esclusi). Una cifra che potrebbe rendere possibile l’ingresso nel mondo della robotica anche per piccole imprese, sviluppatori indipendenti e istituti scolastici.
I primi esemplari dovrebbero essere spediti entro la fine del 2025, anche se non è stata indicata una data precisa. È già disponibile la lista d’attesa per chi volesse prenotare un’unità.
Questi robot si integrano nella più ampia strategia LeRobot, lanciata da Hugging Face nel 2024. La piattaforma raccoglie modelli di intelligenza artificiale, dataset e strumenti per costruire soluzioni robotiche avanzate. Nei primi mesi del 2025, l’azienda ha inoltre presentato la nuova versione del braccio robotico SO-101, realizzato in collaborazione con The Robot Studio, e ha esteso i dataset di LeRobot grazie a una partnership con la startup Yaak, includendo scenari per macchine a guida autonoma.
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