I vecchi tank russi T-72 diventano un plotone di robot da guerra

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HDblog.it Aug 01, 2025 · 2 mins read
I vecchi tank russi T-72 diventano un plotone di robot da guerra
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La strategia militare russa si arricchisce di un nuovo e significativo tassello nel campo dei sistemi da combattimento terrestre senza pilota. Si tratta della piattaforma "Shturm", un concetto di assalto robotizzato pensato per operare nelle zone di combattimento più rischiose, come i complessi scenari urbani, minimizzando il pericolo per il personale umano.

Lo sviluppo, curato da Uralvagonzavod, la più grande azienda russa produttrice di carri armati, su commissione del Ministero della Difesa, si distingue per la sua natura modulare. Sono state infatti testate molteplici configurazioni, ciascuna adattata a specifiche esigenze tattiche. Una delle varianti più potenti è un veicolo da 50 tonnellate equipaggiato con un cannone da 125 mm, ma si sta già valutando un potenziamento a un calibro da 152 mm. Un'altra versione è invece ottimizzata per l'assalto urbano ravvicinato, armata con lanciarazzi termobarici RPO-2 "Shmel" e una mitragliatrice PKTM per il fuoco di soppressione.

Esiste poi una configurazione ibrida, che bilancia la potenza di fuoco combinando due cannoni automatici da 30 mm con una mitragliatrice e ulteriori razzi RPO-2. Infine, la variante più devastante monta un sistema di lancio con 16 razzi termobarici non guidati da 220 mm, simili a quelli usati dal sistema TOS-1A, progettati per annientare aree fortificate.

Ma l'aspetto più interessante di questo sistema è il veicolo mobile di comando e controllo. Costruito anch'esso su uno scafo di carro armato per resistere a minacce anticarro, questo centro operativo è in grado di dirigere a distanza un intero "plotone" di tank robot, composto da un numero di unità che può variare da 20 a 50, entro un raggio di tre chilometri. L'intero sistema Shturm è stato recentemente osservato per la prima volta nella sua configurazione completa durante delle prove sul campo, documentate in un video diffuso dall'analista militare russo Andrei_bt. Le immagini mostrano chiaramente sia i veicoli da combattimento che l'unità di comando, suggerendo un avanzamento significativo del progetto, introdotto per la prima volta nel 2018.

Dall'analisi dei filmati emerge un approccio orientato all'efficienza dei costi e al riutilizzo di equipaggiamenti esistenti. I veicoli robotizzati sono infatti basati su scafi pesantemente modificati di vecchi carri armati T-72A o T-90. Le modifiche includono una corazza rinforzata, una lama da bulldozer per rimuovere ostacoli e, soprattutto, un cannone principale da 125 mm accorciato. Questa scelta tecnica non è casuale: permette alla torretta di ruotare a 360 gradi anche negli spazi angusti delle strade cittadine. Nonostante l'obiettivo sia l'operatività remota, durante i test è stata notata la presenza di un equipaggio a bordo di almeno un veicolo, indicando che le capacità di pilotaggio completamente autonomo potrebbero essere ancora in fase di perfezionamento.