I virus viaggiano anche nelle immagini: cresce la minaccia "SVG Smuggling"

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HDblog.it Jul 22, 2025 · 2 mins read
I virus viaggiano anche nelle immagini: cresce la minaccia
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Negli scorsi giorni i ricercatori della società di sicurezza Ontinue hanno scritto un articolo che getta luce su una tecnica di hacking che sta prendendo molto piede: è stata battezzata SVG Smuggling, e come è facile immaginare sfrutta come vettore di attacco i noti file grafici vettoriali (l’acronimo significa Scalable Vector Graphics), in circolazione da inizio millennio e molto diffusi soprattutto nello sviluppo Web. Il formato è infatti stati sviluppato dal W3C, World Wide Web Consortium, si basa a sua volta sullo standard testuale XML.

Visto questo background, non è difficile intuire che gli attacchi SVG Smuggling prendono di mira soprattutto il browser Web. La tecnica consiste sostanzialmente nell’inclusione di script JavaScript nei sorgenti dei file immagine, opportunamente offuscati e resi invisibili ai più importanti strumenti di rilevamento dei virus - un “contrabbando” (in inglese appunto “smuggling”), insomma, di codice dannoso. Se il metodo di attacco è molto ingegnoso e, per certi versi, innovativo, tutto comincia nel più banale e tradizionale dei modi: il phishing.

Ebbene sì, la cara, vecchia email fasulla con link o allegato virulento continua a mietere vittime come se fossero gli Anni ‘90. I cybertruffatori fanno ricorso a tutti più classici cliché del settore, dal “azione necessaria per confermare l’account” a “spedizione in sospeso” a “promemoria pagamento” - tutto pur di indurre il malcapitato utente a scaricare ed eseguire il file infetto, in questo caso appunto un SVG - o a seguire il link alla pagina in cui l’SVG è stato caricato. Questo scenario è il più pericoloso perché non è necessario scaricare il file: basta caricare la pagina che lo contiene. Non appena ciò avviene, si mette in moto lo script che compromette il sistema, generalmente forzando il browser a caricare siti pericolosi che possono dare il via a svariate altre forme di attacco, da furto di credenziali e informazioni sensibili a veri e propri attacchi al computer, e via dicendo.

Ontinue osserva che queste forme di attacco possono passare inosservate a molti software antivirus più tradizionali. Per difendersi, gli utenti dovrebbero assicurarsi di avere attive alcune delle feature più avanzate di suite come Microsoft Defender, tra cui quella che verifica la sicurezza dei link e degli allegati, i sistemi anti-phishing e così via. In ultimo, è fondamentale anche il buon senso da parte degli utenti - come si dice ormai da decenni, fare sempre attenzione a ciò che si apre o si scarica, non fidarsi di mittenti sconosciuti e nemmeno di quelli conosciuti, soprattutto aziende e organizzazioni varie.