IBM punta al 2029 per il primo computer quantistico senza errori

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HDblog.it Jun 11, 2025 · 2 mins read
IBM punta al 2029 per il primo computer quantistico senza errori
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IBM ha annunciato di voler raggiungere un traguardo importantissimo per il mondo tecnologico, un vero e proprio punto di svolta nelle tecnologie dei computer: entro il 2029 sarà operativo Quantum Starling, un computer quantistico capace di correggere autonomamente gli errori, una sfida che finora ha ostacolato la realizzazione su larga scala di queste macchine. Il sistema nascerà a Poughkeepsie, nello Stato di New York, e promette di eseguire 20.000 volte più circuiti quantistici rispetto agli attuali dispositivi.

Questa ambiziosa tabella di marcia si basa su una nuova architettura hardware e sull’utilizzo di codici LDPC (Low-Density Parity Check), che permettono di ridurre fino al 90% il numero di qubit fisici necessari per costruire qubit logici corretti da errore. ciò dovrebbe consentire di superare i limiti strutturali dei sistemi attuali, rendendo il calcolo quantistico affidabile e scalabile.

A differenza di quanto fatto da altri giganti del settore come Google, AWS e Microsoft, IBM ha scelto un approccio diverso, definito “hardware aware”. In pratica, ogni qubit partecipa a un numero molto limitato di controlli, mantenendo bassa la complessità fisica. Secondo i dati condivisi, il nuovo sistema sarà in grado di mantenere intatti 12 qubit logici per un milione di cicli con un tasso di errore fisico dello 0,1%. Pensate che un tale avanzamento nella capacità di correzione d’errore, finora era stato ipotizzato solamente nella teoria.

La visione di IBM prevede una progressione costante nel corso dei prossimi anni. Il percorso inizia con Quantum Loon (previsto nel 2025), pensato per testare nuovi componenti, seguito da Quantum Kookaburra (2026), un primo esempio di processore modulare in grado di combinare logica e memoria quantistica. Nel 2027 sarà la volta di Quantum Cockatoo, che collegherà due moduli Kookaburra con un’interconnessione capace di evitare le inefficienze dei chip monolitici. Il punto d’arrivo sarà Starling, previsto per il 2029, che opererà su 200 qubit logici e 100 milioni di operazioni quantistiche.

Il progetto IBM si distingue anche per la sua trasparenza, infatti, la roadmap tecnologica è stata resa pubblica, con aggiornamenti programmati e test progressivi che dimostrano come l’obiettivo non sarà un salto improvviso, ma un’evoluzione tecnica realistica e pianificata.

L’obiettivo dichiarato, superato il 2033, è quello di raggiungere un’infrastruttura con 1 miliardo di gate logici su 2.000 qubit logici, una potenza che porterebbe il calcolo quantistico nella fase di utilizzo industriale quotidiano, integrabile con i supercomputer classici. Cosa si potrà fare con un sistema simile? IBM immagina la possibilità di eseguire simulazioni di molecole complesse o la struttura dell'universo, la progettazione di materiali innovativi, e molto altro.