Il caldo ci fa arrabbiare, lo rivela uno studio: come peggiora l'umore

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HDblog.it Aug 25, 2025 · 3 mins read
Il caldo ci fa arrabbiare, lo rivela uno studio: come peggiora l'umore
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Se nelle giornate torride vi sentite più nervosi o irritabili del solito, non siete soli. Un nuovo studio scientifico suggerisce che il crescente caldo globale possa avere un impatto diretto sul nostro umore collettivo, rendendoci tutti un po' più scontrosi. Un'équipe internazionale di ricercatori, guidata dal MIT, ha analizzato più di un miliardo di post sui social media, provenienti da oltre 150 Paesi, per mappare la relazione tra le emozioni espresse online e le giornate di caldo torrido. Lo studio, pubblicato sulla rivista One Earth, ha dimostrato che, quando la colonnina di mercurio supera i 35°C, il tono dei messaggi peggiora nettamente, soprattutto nei Paesi a basso reddito.

Gli scienziati hanno preso in esame 1,2 miliardi di post su X e Weibo, attribuendo a ciascun messaggio un punteggio di "sentimento", dove 0.0 indica un sentiment estremamente negativo e 1.0 un sentiment molto positivo. Geolocalizzando questi post in quasi 3.000 località, hanno poi incrociato i dati con le condizioni meteorologiche locali al momento della pubblicazione: diamo uno sguardo ai risultati.

Nelle giornate in cui si superano i 35°C, i post negativi aumentano del 25% nei Paesi meno ricchi e dell'8% in quelli più abbienti. "I social media ci offrono una finestra senza precedenti sulle emozioni umane in tutte le culture e i continenti", sottolinea Jianghao Wang, coautore dello studio. Il metodo in questione consente di valutare l'impatto emotivo dei cambiamenti climatici su una scala inedita, fornendo un quadro in tempo reale degli effetti del caldo sul benessere psicologico. L'effetto negativo del caldo sull'umore sembra quindi pesare il triplo nei contesti più vulnerabili. Secondo i ricercatori, questi dati rafforzano la necessità di includere soluzioni di adattamento nei piani futuri contro l'impatto del cambiamento climatico.

Il legame tra alte temperature e nervosismo non è una novità nella letteratura scientifica. Fin dagli anni ‘80, vari studi hanno collegato il caldo a un aumento dell'aggressività, anche nel traffico urbano. Ad esempio, i conducenti tendono a suonare il clacson più spesso quando il termometro sale, specie se senza aria condizionata. È stato osservato anche un linguaggio più negativo da parte dei giornalisti nei giorni caldi, come durante le Olimpiadi di Pechino del 2008.

Il quadro si complica ulteriormente se si considerano gli effetti sui comportamenti estremi: ricerche degli ultimi cinquant’anni hanno messo in luce come caldo e criminalità violenta vadano spesso a braccetto. Uno studio del 2019 in Grecia ha rilevato che oltre il 30% degli omicidi si verifica nei giorni sopra i 25°C. Addirittura, rivolte storiche e tumulti sociali si sono maggiormente concentrati nei mesi estivi, indipendentemente dall’emisfero.

Ma perché il caldo ci rende più vulnerabili psicologicamente? Le ipotesi sono varie: alcuni scienziati suggeriscono una modifica nella produzione di serotonina, “l’ormone della felicità”, altri puntano su un aumento del testosterone, responsabile di maggiore aggressività. Gli studiosi sottolineano però che la correlazione tra caldo e cattivo umore non implica automaticamente un rapporto di causa-effetto, poiché tanti altri fattori possono influire. Guardando al futuro, i ricercatori hanno stimato che, persino con un adattamento progressivo delle società alle nuove temperature, entro il 2100 si prevede una diminuzione del benessere globale del 2,3%, trainata proprio dal caldo estremo. Di certo le infrastrutture possono aiutarci ad affrontare il caldo fisicamente, ma la chiave sarà anche prepararsi psicologicamente, per mitigare l’impatto emotivo che il cambiamento climatico porta con sé.