Il canto di una stella morente: la NASA trasforma i dati spaziali in musica

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HDblog.it May 14, 2025 · 1 min read
Il canto di una stella morente: la NASA trasforma i dati spaziali in musica
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La NASA ha pubblicato una nuova serie di “sinfonie cosmiche” che permettono di ascoltare, letteralmente, le profondità dell’universo. Grazie a un processo noto come sonificazione, gli scienziati hanno convertito in suoni i dati raccolti da alcuni dei più potenti osservatori spaziali a disposizione dell’agenzia spaziale americana: il Chandra X-ray Observatory, il James Webb Space Telescope e l’Imaging X-ray Polarimetry Explorer (IXPE). Questa originale combinazione tra scienza e arte permette di percepire il cosmo in un modo completamente nuovo.

I tre brani pubblicati rappresentano altrettante fasi dell’evoluzione di un buco nero, trasformando eventi estremi e spesso invisibili in paesaggi sonori suggestivi. I dati non sono stati alterati arbitrariamente, ma tradotti in suoni sulla base di parametri scientifici: le intensità delle emissioni, le posizioni nello spazio, le variazioni nei raggi X o nella luce visibile sono stati associati a strumenti musicali, frequenze e dinamiche sonore.

Uno dei protagonisti è la stella WR 124, una gigantesca Wolf-Rayet situata a circa 28.000 anni luce dalla Terra, nella fase finale della sua vita. Questo tipo di stella, estremamente luminosa e instabile, sta espellendo i propri strati esterni, creando una nube brillante di gas e polveri. Si tratta di un passaggio cruciale, che potrebbe culminare in una supernova e nella nascita di un buco nero. Il suono associato a WR 124 comincia con un lamento discendente — quasi un grido — seguito da suoni eterei di flauti, campane e arpe, che descrivono l’espansione tumultuosa del materiale stellare.

Il secondo brano ci porta invece a 18.000 anni luce dalla Terra, nel cuore del sistema binario SS 433. Qui, una stella simile al nostro Sole orbita attorno a una compagna molto più densa: un buco nero o una stella di neutroni. L’interazione tra i due corpi celesti dà vita a emissioni X fluttuanti, che diventano variazioni di tono e ritmo nel paesaggio sonoro. L’ambiente circostante, un’enorme nube interstellare, è descritto da gocce sonore e note pizzicate, dando l’impressione di assistere a un duetto immerso nella polvere cosmica.