Il commento più STUPIDO che tu possa fare online

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Rick DuFer May 12, 2025 · 7 mins read
Il commento più STUPIDO che tu possa fare online
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Attenzione: la trascrizione è gestita da IA e potrebbe non corrispondere completamente alla puntata relativa; potresti trovare degli errori. Dalla puntata del 28 aprile 2025.

Capitoli e argomenti

Fallacia logica dell'appello all'autorità

L'appello all'autorità è una fallacia logica molto diffusa che consiste nel ritenere che solo chi possiede determinati titoli o fama possa esprimere critiche o opinioni su un argomento o una persona. Questo tipo di ragionamento impoverisce il dibattito e ostacola il pensiero critico, portando a una società meno consapevole e più incline all'idolatria.

Punti chiave

  • La fallacia si manifesta nei commenti che chiedono "chi sei tu per criticare?" o "che titoli hai tu?".

  • È spesso usata per difendere personaggi famosi o autorevoli da critiche pubbliche, anche quando queste sono argomentate.

  • Non tiene conto della validità degli argomenti, ma solo dello status di chi li esprime.

  • Favorisce la mancanza di consapevolezza e di pensiero critico nella società, rendendo il dibattito sterile.

  • Il commento basato su questa fallacia è definito "il più stupido" perché si auto-annulla: chi lo fa, spesso, ha meno titoli dell'autore stesso, rendendo la critica irrilevante anche per sé.

Spiegazione

Capita frequentemente di ricevere commenti che fanno leva sull'autorità, come "che titoli hai tu?" o "chi sei tu per criticare?", soprattutto quando critica personaggi noti come Barbero, Orsini, Odifreddi, il Papa o altri. Questa è però una delle fallacie logiche più diffuse e dannose, perché impedisce un confronto basato sugli argomenti e non sulle persone. Dovremmo quindi riconoscere e superare questa fallacia per migliorare la qualità del dibattito pubblico e la capacità di ragionamento.

Esempi

Si citano a titolo di esempio tre commenti negativi ricevuti: uno che accusa di invidia verso Barbero ("è tutta invidia"), uno che chiede "che titoli hai tu?" e uno che smuove la sua critica dicendo "sei solo uno youtuber, fine".

  • Questi esempi mostrano come la fallacia dell'autorità si manifesti in diverse forme nei commenti online, spesso con toni sprezzanti o denigratori.

  • Illustrano la diffusione e la varietà di questa fallacia, sottolineando come sia ricorrente ogni volta che si critica un personaggio famoso.

Considerazioni

  • Non cadere nella fallacia dell'autorità durante le discussioni online.

  • Valutare gli argomenti per il loro contenuto, non per chi li esprime.

  • Promuovere il pensiero critico e la consapevolezza nei dibattiti pubblici.

  • Ricordare che la validità di un'idea non dipende dai titoli o dalla popolarità di chi la esprime.

Circostanze Speciali

  • Se si riceve un commento che fa leva sull'autorità ("chi sei tu per criticare?"), rispondere riportando la discussione sugli argomenti e non sulle persone, evidenziando la fallacia logica.

Fallacia del principio di autorità

La fallacia del principio di autorità consiste nell'appellarsi all'autorità o autorevolezza di qualcuno per sostenere una tesi, invece di basarsi sulla validità delle argomentazioni. È un errore logico diffuso che sovrappone la persona alle sue idee e denota incapacità di distacco emotivo.

Punti chiave

  • Si basa sull'idea che l'autorità di una persona renda automaticamente valide le sue idee.

  • Può portare a non criticare idee sbagliate solo perché espresse da persone famose o competenti.

  • Rende impossibile la critica e la scoperta di nuove idee, bloccando il progresso del pensiero.

  • È una delle fallacie logiche più diffuse e dannose.

  • Denota incapacità di separare la persona dalle sue idee e di mantenere il distacco emotivo.

Spiegazione

Ogni idea, anche se espressa da una persona autorevole, deve poter essere criticata. L'autorità non garantisce la verità delle affermazioni, e affidarsi solo ai titoli o alla fama porta a errori di giudizio e impedisce il progresso del pensiero critico. Occorre dunque distinguere tra autorevolezza (basata su argomentazioni solide) e autorità (basata su titoli o fama), ricordando che la prima si costruisce nel dialogo e la seconda può diventare sterile e dannosa.

Esempi

Se un oncologo diagnostica un tumore, ci si affida alla sua competenza tecnica. Tuttavia, se lo stesso oncologo afferma che i tumori sono causati da una certa appartenenza etnica o razziale, questa idea deve essere criticata perché non rientra nella sua competenza tecnica.

  • Si distingue tra la fiducia nella competenza tecnica e la necessità di criticare affermazioni che esulano da tale competenza.

  • L'autorità in un campo non si estende automaticamente ad altri ambiti.

Se Alessandro Barbero, storico medievalista, esprime un'opinione sulla guerra in Ucraina attribuendo corresponsabilità alla NATO, il cittadino informato ha il diritto e il dovere di criticarlo, senza mettere in discussione la sua competenza storica.

  • La competenza in un campo non rende intoccabili le opinioni espresse su altri temi.

  • La critica deve essere rivolta alle idee, non alla persona.

Considerazioni

  • Non confondere autorevolezza con autorità.

  • Valutare sempre la coerenza tra conoscenze e applicazione.

  • Non lasciarsi guidare dall'emotività nei commenti.

  • Non idolatrare nessuno, nemmeno chi si ammira.

  • Usare fonti, confronti e prove per sostenere le proprie idee.

Circostanze Speciali

  • Se una persona autorevole esprime opinioni fuori dal proprio campo di competenza, bisogna valutare criticamente le sue affermazioni e non accettarle acriticamente solo per la sua fama.

  • Se si riceve una critica basata solo sulla mancanza di titoli o popolarità, far notare che la validità delle idee non dipende dai titoli, ma dalla forza delle argomentazioni.

Distinzione tra autorevolezza e autorità

Punti chiave

  • L'autorevolezza si costruisce sulla discussione e sulla validità delle argomentazioni.

  • L'autorità si basa su titoli, fama o popolarità, ma non garantisce la verità.

  • L'idolatria dell'autorità porta alla morte del dibattito e della crescita critica.

  • La discussione è fondamentale soprattutto nell'attualità, dove non esistono verità assolute.

  • L'autorevolezza si rafforza con la capacità di sostenere le proprie idee con fonti, confronti e ragionamenti concreti.

Spiegazione

La vera autorevolezza nasce dalla capacità di sostenere le proprie idee con argomentazioni solide e verificabili. L'autorità, invece, se non supportata da argomentazioni, diventa sterile e dannosa per il dibattito pubblico. Tom Nichols, per esempio, evidenzia come la società moderna confonda il dissenso con l'insulto e sostituisca i saperi consolidati con opinioni personali: fenomeno che impoverisce il dibattito.

Esempi

  • La critica alle idee non deve essere percepita come un attacco personale.

  • La sostituzione delle opinioni degli esperti con opinioni personali è un fenomeno pericoloso che mina la qualità del dibattito pubblico.

Considerazioni

  • Non attribuire autorevolezza solo in base a titoli o fama.

  • Valutare la solidità delle argomentazioni presentate.

  • Non confondere il dissenso con la mancanza di rispetto.

  • L'autorevolezza si costruisce sulla discutibilità delle idee.

Circostanze Speciali

  • Se si partecipa a una discussione sull'attualità, valutare le opinioni sulla base della coerenza delle argomentazioni e non sulla fama dell'interlocutore.

Criticabilità delle idee e ruolo della discussione

Ogni idea è parziale e, in quanto tale, deve poter essere criticata, integrata o smontata. La discussione è il fondamento della crescita intellettuale e della costruzione dell'autorevolezza.

Punti chiave

  • La criticabilità delle idee è fondamentale per il progresso del pensiero.

  • La discussione permette di integrare, completare o smontare le idee.

  • La critica deve essere rivolta alle idee, non alle persone.

  • La capacità di discutere è alla base dell'autorevolezza.

  • L'autore invita a non accettare mai acriticamente le idee di chi si ammira, nemmeno le sue.

Spiegazione

è importante non accettare acriticamente le idee di chi si ammira, ma di sottoporle sempre a verifica e discussione. Solo così si evita l'idolatria e si costruisce una vera autorevolezza. Anche le proprie idee devono essere criticate e che non bisogna considera mai un insulto una critica argomentata, ma solo gli insulti personali.

Esempi

Orsini, analista di geopolitica, viene criticato per alcune sue affermazioni (es. bambini più felici sotto il fascismo, Putin in ginocchio da Biden nel giugno 2022) che contraddicono le evidenze fattuali.

  • Anche gli esperti possono essere criticati se le loro affermazioni non sono coerenti con la realtà.

  • La critica deve essere basata su argomentazioni e prove, non su titoli o fama.

Considerazioni

  • Non accettare mai acriticamente le idee di chi si ammira.

  • Sottoporre sempre le idee a verifica e discussione.

  • Distinguere tra critica alle idee e attacco personale.

  • Accettare le critiche argomentate come parte del dialogo e non come un insulto.

Circostanze Speciali

  • Se si riceve una critica aspra ma argomentata, accettarla come parte del dialogo e non come un insulto.

  • Se si riceve un commento che inizia con "chi sei tu per criticare", ricordare che tale commento si auto-annulla e non contribuisce al dibattito.

Quest'oggi bisogna parlare di commenti stupidi. Perché vedete, io di commenti stupidi ne ricevo veramente tanti. Ogni giorno si va dall'insulto gratuito a me, ai miei collaboratori e alla mia famiglia, passando attraverso le insinuazioni più assurde: tipo che io sono pagato da governi rettiliani e chissà chi altri. E si arriva ovviamente anche alle minacce di percosse fisiche, di morte e auguri poco simpatici. Ma il commento più stupido corrisponde in realtà ad una fallacia logica, credo la più diffusa oggigiorno purtroppo: è il commento di chi dice ma chi sei tu per criticare lui o lei, Barbero, Orsini, Odifreddi? Che titoli hai tu per criticare il Papa o persino Dio?