Il curioso incidente dell’errore di ortografia

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.mau. Jun 06, 2025 · 1 min read
Il curioso incidente dell’errore di ortografia
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Mentre stavo leggendo il libro di Michaël Launay “Il teorema dell’ombrello” mi sono trovato questo brano. L’autore sta parlando – anche se non l’ha ancora citata esplicitamente – della Biblioteca di Babele borgesiana, come probabilmente vi sarete accorti. Notate nulla di strano?

La risposta è che l’errore di ortografia non c’è: Archimede è scritto correttamente anche nella frase precedente. Essendo anch’io un pignuolo come Daniele, ho provato a vedere com’era il testo originale:

ed effettivamente “Archimède” era stato scritto “Archimaide”. Mi è anche capitata sottomano la traduzione tedesca:

In questo caso “Archimedes” era stato scritto “Archimädes”. So che esistono anche traduzioni in olandese e turco, ma non le ho trovate :-)

Ora, il tedesco ha in comune con il francese la possibilità di usare un omofono che maschera un po’ l’errore ortografico, e questo in italiano è impossibile. Però si sarebbe per esempio potuto scrivere “Archirnede” e giocare un po’ con il kerning per replicare il gioco; e anche scrivere “Archimiede”, pur essendo subottimale, sarebbe stato sufficiente. La mia domanda è: con tutti i refusi che inevitabilmente rimangono nel testo, e io lo so bene, era proprio necessario correggere quello che doveva restare un errore?