Il “girasole cosmico” immortalato da un fotografo amatoriale

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HDblog.it May 19, 2025 · 1 min read
Il “girasole cosmico” immortalato da un fotografo amatoriale
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Non servono osservatori spaziali o missioni da miliardi di euro per ammirare l’universo in tutta la sua meraviglia: lo dimostra Ronald Brecher, astrofotografo canadese che, dal suo osservatorio amatoriale vicino a Guelph, nell’Ontario, ha realizzato un ritratto mozzafiato della cosiddetta galassia girasole, ufficialmente conosciuta come Messier 63 (M63). Il risultato? Un’immagine profonda e dettagliata che mostra con impressionante chiarezza le braccia caotiche e luminose di questa galassia a spirale, così chiamata per la sorprendente somiglianza con la corolla di un girasole in fiore.

L’opera di Brecher non è frutto del caso. Nonostante condizioni meteorologiche poco favorevoli, tra nuvole e una Luna crescente che rischiava di disturbare le osservazioni, è riuscito a raccogliere oltre 13 ore di esposizione tra il 17 e il 28 aprile 2025. Ha utilizzato un telescopio Celestron da 14 pollici (circa 35,5 cm) modello EDGE HD, abbinato a una camera astronomica monocromatica e filtri specifici per il rosso, il verde, il blu e l’idrogeno-alfa. Le 158 esposizioni ottenute sono poi state elaborate grazie al software PixInsight, molto usato nella comunità astrofotografica.

Quella di M63 è una galassia situata a circa 27 milioni di anni luce dalla Terra, nella costellazione dei Cani da Caccia. A differenza delle cosiddette galassie “a spirale grand design”, come la ben nota Bode (M81), Messier 63 presenta un insieme di bracci frammentati che si dipartono in modo irregolare dal nucleo centrale, creando un disegno meno simmetrico ma altrettanto affascinante. È questo intreccio stellare, popolato da giovani stelle bianco-azzurre, a evocare l’immagine di un girasole celeste.

Chi volesse tentare di osservare questa galassia può approfittare del mese di maggio, il periodo migliore dell’anno per scorgerla nel cielo boreale. In cieli sufficientemente bui e con un telescopio di piccole o medie dimensioni, M63 appare come una debole macchia luminosa. Un buon trucco per localizzarla è cercare un punto intermedio tra le stelle Arcturus (nella costellazione del Boote) e Dubhe (nella parte finale del “Grande Carro”, nella costellazione dell’Orsa Maggiore). Per chi è alle prime armi, le app di astronomia possono essere di grande aiuto nel tracciamento delle costellazioni e degli oggetti del profondo cielo.