Il lato nascosto della Luna ospiterà un telescopio da 2,6 miliardi di dollari

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HDblog.it Jun 03, 2025 · 2 mins read
Il lato nascosto della Luna ospiterà un telescopio da 2,6 miliardi di dollari
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La NASA sta progettando la costruzione di uno dei più sensibili radiotelescopi mai realizzati, e lo farà là dove nessun rumore terrestre può arrivare: sul lato nascosto della Luna. Lo diciamo con il beneficio del dubbio, visti i pesanti tagli al bilancio proposti dall'amministrazione Trump, che potrebbero far cadere una pensate scure su molte missioni future e in corso.

Il progetto, noto come Lunar Crater Radio Telescope (LCRT), prevede l’installazione di un’enorme antenna a maglia metallica all’interno di un cratere lunare, lontano dalle sempre più invadenti interferenze radio generate dai satelliti che affollano l’orbita terrestre.

Il crescente numero di satelliti in orbita, dovuto in larga parte alle costellazioni commerciali come Starlink, sta infatti mettendo a rischio le osservazioni radioastronomiche. Le emissioni radio non intenzionali e l’inquinamento luminoso provenienti dalla Terra stanno riducendo la possibilità di captare segnali cosmici deboli. Per molti astronomi, il lato nascosto della Luna rappresenta quindi una delle ultime aree "pulite" dove poter ascoltare l’universo primordiale.

La struttura del LCRT sarà basata su una rete sospesa tramite cavi all’interno di un cratere selezionato nel nord del satellite, la cui posizione esatta non è stata ancora divulgata. Il diametro della parabola supererà i 350 metri (più di 1.150 piedi), rendendolo più ampio del celebre radiotelescopio Arecibo, crollato nel 2020, anche se resterà più piccolo del colossale FAST cinese.

Il progetto, in fase di studio avanzato al Jet Propulsion Laboratory della NASA, potrebbe diventare operativo entro la metà degli anni 2030, se riceverà le necessarie approvazioni e fondi. Il costo stimato è attualmente attorno ai 2,6 miliardi di dollari (circa 2,4 miliardi di euro), una cifra elevata che si scontra con le restrizioni di bilancio dell’agenzia spaziale statunitense menzionate all'inizio.

Oltre alla protezione naturale dalle interferenze, il sito lunare offre una rara opportunità scientifica: esplorare le onde radio ultralunghe, con lunghezze d’onda superiori a 10 metri, bloccate dall’atmosfera terrestre. Queste frequenze sono essenziali per studiare un’epoca dell’universo ancora in gran parte inesplorata: le cosiddette “età oscure”, il periodo successivo al Big Bang e precedente alla formazione delle prime stelle.

Secondo la ricercatrice Gaurangi Gupta, coinvolta nello sviluppo del progetto, analizzare questa fase permetterebbe di indagare meglio la natura della materia oscura, l’energia oscura, e testare le teorie sull’inflazione cosmica. L’osservazione di questi segnali primordiali potrebbe offrire indizi chiave sulla composizione e l’evoluzione dell’universo.

Il concetto di radiotelescopio lunare risale almeno agli anni ’80, ma solo recentemente i progressi tecnologici in robotica, materiali ultraleggeri e missioni automatiche hanno reso concreta questa possibilità. Attualmente, un prototipo viene testato al Owens Valley Radio Observatory in California, mentre il team si prepara a richiedere un nuovo round di finanziamento attraverso il programma NASA Innovative Advanced Concepts.

Un primo esperimento in questa direzione è stato condotto già nel 2024, con lo strumento ROLSES-1 posizionato sulla faccia visibile della Luna. Tuttavia, come spiegato dagli stessi ricercatori, l’orientamento verso la Terra ha limitato fortemente il valore astronomico dei dati raccolti. Una futura missione prevista per quest’anno tenterà di portare un piccolo radiotelescopio sul lato nascosto, come ulteriore prova di fattibilità.