Il lato sostenibile dei rifiuti organici, biogas contro le emissioni globali di CO2

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HDblog.it May 29, 2025 · 2 mins read
Il lato sostenibile dei rifiuti organici, biogas contro le emissioni globali di CO2
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Il tema delle emissioni di gas serra è da sempre delicato, complesso e tedioso. Nonostante lo scetticismo che aleggia, oggi sappiamo con certezza che tra i principali responsabili figurano il settore dei trasporti, le industrie pesanti (siderurgia, cemento e chimica) e gli allevamenti intensivi, in particolar modo quelli di bovini, che producono elevate quantità di metano.

Tuttavia, la raccolta dei liquami e, più in generale, dei residui organici, può contribuire significativamente alla produzione di biogas e biometano, rispondendo così alla crescente domanda di biometano sostenuta da nuove politiche. L’impiego di questo composto, chiamato altresì gas naturale rinnovabile, si è esteso a numerosi settori come nei processi industriali, nell’energia, nei trasporti e nel riscaldamento degli edifici.

In questo contesto, l’Agenzia Internazionale dell’Energia (IEA), nel suo nuovo rapporto - Outlook for Biogas and Biomethane (citanto in fonte) - ha creato una mappa che mostra dove si potrebbe produrre biogas in modo sicuro e sostenibile. Lo studio si basa su 5 milioni di località in tutto il mondo e analizza 30 tipi di materiali di scarto provenienti da agricoltura, città e foreste. Secondo i dati, sarebbe possibile produrre ogni anno fino a 1.000 miliardi di metri cubi di biogas, coprendo così circa il 25% del fabbisogno globale di gas naturale.

I biogas potrebbero essere la soluzione a molte delle sfide che ci attanagliano ogni giorno in materia di sicurezza energetica e sostenibilità. La loro produzione, come si può leggere nel report, si basa su tecnologie collaudate e impiegate a livello locale. Un vantaggio da non sottovalutare è la possibilità di immettere il gas prodotto direttamente nelle reti già esistenti, senza bisogno di modificarle.

Nonostante questo enorme vantaggio, i costi restano ancora un ostacolo. Il biogas, infatti, costa circa cinque volte più del gas naturale alla fonte. Secondo l’Agenzia Internazionale dell’Energia (IEA), però, circa 45 miliardi di metri cubi di biometano sono già competitivi sul mercato, soprattutto nei Paesi asiatici.

Inoltre, il residuo del processo di produzione può essere usato tranquillamente come fertilizzante, poiché è del tutto naturale. In questo modo si evitano altresì i dannosi prodotti chimici in agricoltura, che finiscono inevitabilmente nella catena alimentare. Per garantire che i biogas abbiamo un’efficienza reale e sostenibile è importante risolvere un grosso problema, ossia le perdite lungo la filiera. Attualmente, infatti, gli impianti perdono in media il 6% del metano prodotto.

Infine, l’IEA ha realizzato anche una mappa interattiva (la trovate qui) che permette di esplorare il potenziale di produzione di biogas nella varie aree del mondo. Ha messo in disposizione schede informative che descrivono la tipologia di materiali utilizzati e la loro quantità. In questo modo offrono un quadro generale e chiaro delle risorse sostenibili dei diversi territori.