Il mio posto è qui: amicizia e diritti nella Calabria degli anni '40 su Paramount+

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HDblog.it Jun 26, 2025 · 1 min read
Il mio posto è qui: amicizia e diritti nella Calabria degli anni '40 su Paramount+
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Arriva in Italia una storia toccante di amicizia, coraggio ed emancipazione, ambientata in un'epoca di grandi cambiamenti e forti pregiudizi. Dal 27 giugno, "Il mio posto è qui" sarà disponibile in streaming su Paramount+, portando sullo schermo un racconto intenso che affonda le radici nella Calabria rurale degli anni Quaranta. Il film, già acclamato al Bif&st 2024, dove ha conquistato il Premio Giuliano Montaldo per la miglior regia e il Premio Mariangela Melato per la miglior attrice protagonista, esplora il legame profondo e inaspettato tra due anime ai margini della società.

La narrazione, tratta dall'omonimo romanzo di Daniela Porto, che è anche co-regista insieme a Cristiano Bortone, ci presenta Marta, interpretata da una bravissima Ludovica Martino. Marta è una ragazza madre, costretta dalle convenzioni sociali a un matrimonio con un uomo che non ama, un destino che sembra già scritto in una società fortemente patriarcale. La sua vita, però, prende una svolta inattesa quando incontra Lorenzo, che ha il volto di Marco Leonardi. Lorenzo è l'assistente del parroco del paese, una figura solitaria ed enigmatica, conosciuto da tutti come "l'uomo dei matrimoni". Su di lui pesa lo stigma dell'omosessualità, che lo rende un emarginato agli occhi della comunità.

È proprio dall'incontro di queste due solitudini che sboccia un'amicizia sincera e potente. Lorenzo diventa per Marta una guida, un confidente che le apre gli occhi su un mondo diverso, una comunità nascosta dove può finalmente iniziare a prendere coscienza di sé e dei propri diritti. Attraverso questo rapporto, Marta trova la forza di ribellarsi alle imposizioni, di lottare contro una cultura che vorrebbe soffocarla e di rivendicare il proprio spazio nel mondo. La sua battaglia personale diventa il simbolo di una trasformazione più ampia, un percorso di emancipazione che sfida le rigide norme sociali dell'Italia del dopoguerra.

La pellicola è una produzione di Orisa Produzioni in co-produzione con la tedesca Goldkind Filmproduktion, e ha visto il sostegno di importanti enti come la Calabria Film Commission, l'Apulia Film Commission e il Fondo Lazio Cinema International della Regione Lazio, a testimonianza del valore culturale del progetto.