Il mitico C64 Datasette reinventato con tecnologia anni ’90 | Video

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HDblog.it Sep 02, 2025 · 3 mins read
Il mitico C64 Datasette reinventato con tecnologia anni ’90 | Video
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I più giovani sicuramente non sapranno che negli anni ’80, quando il Commodore 64 conquistava le case di milioni di appassionati, il Datasette 1530 (C2N) era l’accessorio fondamentale per caricare e salvare i giochi. Chi ha vissuto quelle esperienze non potrà averle dimenticate, principalmente per i caricamenti infiniti che si dovevano sopportare, gioco più gioco meno. Minuti di attesa per l'avvio, ancor peggio tra un livello e l'altro, qualcosa di impensabile al giorno d'oggi. Il limite di capienza e velocità di quei nastri magnetici è sempre stato un cruccio per chi ha vissuto l’epoca dei computer a 8 bit. Oggi, a distanza di oltre quarant’anni, un TechTuber noto come Bitluni ha deciso di rimettere mano a quella tecnologia, creando un insolito ibrido: un Datasette miniaturizzato che sfrutta le microcassette Olympus degli anni ’90.

Il progetto è nato quasi per caso. Bitluni aveva acquistato un Olympus Pearlcorder L400, considerato all’epoca il più piccolo registratore vocale sul mercato (1993), per sperimentare con un dispositivo M.2. Ma la nostalgia per il Commodore 64 ha preso il sopravvento e lo ha spinto a immaginare come sarebbe stato un Datasette basato su microcassette.

Per ottenere un risultato concreto ha progettato una scheda elettronica dedicata con convertitori DAC a 16 bit, op-amp come buffer, divisori di tensione e persino un piccolo spazio per futuri esperimenti. Dopo la realizzazione del PCB, il TechTuber ha completato il tutto con una scocca stampata in 3D ispirata all’estetica del C64 originale. Il lavoro non è stato privo di incidenti: la rottura del delicato connettore a nastro flessibile dell’Olympus lo ha costretto a un intervento chirurgico con 34 fili sottilissimi saldati a mano, oltre all’acquisto di un’unità di ricambio da eBay.

Dal punto di vista tecnico, il sistema utilizza la modulazione FSK (frequency shift keying) e onde quadre a 1.000 Hz, scelte che permettono al microcontrollore di gestire i dati in tempo reale. Nei test, Bitluni è riuscito a caricare senza problemi un classico come Pac-Man da un file di 8 KB. Per i giochi più grandi ha introdotto una suddivisione in blocchi da 512 byte con scrittura ridondante, soluzione che ha garantito la compatibilità.

Il risultato finale è sorprendente: il nastro registra dati a 500 bit al secondo, e una microcassetta da 60 minuti può arrivare a contenere 1 MB di informazioni. Non si tratta di un record assoluto se si considera che i turbo tape e i fast loader dell’epoca riuscivano ad avvicinarsi a capacità simili, ma è comunque un miglioramento notevole rispetto ai circa 100 KB per lato delle cassette standard del Datasette.

Bitluni non si è fermato al semplice caricamento: ha mostrato il suo prototipo mentre esegue un emulatore di C64 con giochi preinstallati e persino una demo in cui il registratore a microcassetta fa girare Doom, strizzando l’occhio all’ironia tipica della community retro-tech. Il prossimo passo sarà far riconoscere il dispositivo come unità di archiviazione USB-C, aprendo la strada a utilizzi ancora più curiosi.

I nati tra gli anni '60 e '70, che hanno vissuto con grande gioia quei periodi, non possono che apprezzare l' omaggio creativo a uno dei computer più amati della storia, che continua a ispirare nuove generazioni di maker e appassionati di retrocomputing. E voi che ne pensate? Fatecelo sapere nei commenti.