Il nostro corpo come controller per robot: la nuova conquista del Giappone

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HDblog.it Jun 25, 2025 · 2 mins read
Il nostro corpo come controller per robot: la nuova conquista del Giappone
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Poter manovrare un robot a chilometri di distanza non con un joystick o complessi comandi, ma semplicemente muovendo il vostro corpo, comodamente seduti, potrebbe non essere più un qualcosa di relegato alla fantascienza. Immaginate che questo robot non si limiti a copiare i vostri gesti, ma che senta e applichi la stessa forza che state imprimendo: la delicatezza nel sollevare un oggetto fragile o la potenza necessaria per spostare un carico pesante.

L'azienda H2L, con sede a Tokyo, ha presentato una tecnologia che promette di cambiare radicalmente il modo in cui interagiamo con le macchine a distanza. Battezzata "Capsule Interface", questa interfaccia si presenta quasi come una poltrona da massaggio avveniristica, ma al suo interno nasconde un sistema sofisticato capace di trasformare il corpo dell'utente in un vero e proprio telecomando a incarnazione fisica. Il segreto risiede in una serie di avanzati sensori di spostamento muscolare che, a differenza delle tecnologie di teleoperazione tradizionali basate su telecamere o esoscheletri, non si limitano a tracciare la posizione degli arti.

Il vero passo avanti di questo approccio è la capacità di rilevare e interpretare in tempo reale le più piccole contrazioni e tensioni dei muscoli dell'operatore. Questo significa che se l'utente stringe la mano con forza, il robot farà lo stesso; se solleva un peso immaginario con uno sforzo notevole, l'automa replicherà quell'azione con la medesima intensità.

Questa sincronizzazione tra intenzione, sforzo e azione meccanica crea un senso di "embodiment", ovvero la sensazione per l'utente di essere realmente presente e di agire attraverso il corpo del robot. È una differenza sostanziale rispetto ai sistemi convenzionali, dove la sola sincronizzazione visiva e posizionale non riesce a trasmettere il realismo fisico dell'interazione.

Le potenziali applicazioni di questa tecnologia sono vaste e aprono scenari trasformativi in numerosi settori. Nel campo della logistica, un operatore potrebbe manovrare un robot in un magazzino per sollevare e spostare merci pesanti, riducendo drasticamente lo sforzo fisico e il rischio di infortuni. In contesti ad alto rischio, come le zone colpite da calamità naturali o siti contaminati, i soccorritori potrebbero operare robot da una postazione sicura per rimuovere detriti o eseguire compiti delicati, percependo la resistenza dei materiali che stanno manipolando.