
Il presidente della FIA, <strong>Mohammed Ben Sulayem</strong>, ha rilanciato con forza l’ipotesi di un <strong>ritorno ai motori V8 in Formula 1</strong>, a partire già dalla stagione 2029. Una proposta che mira a riportare la categoria su binari più sostenibili dal punto di vista economico, dopo l’introduzione dei complessi e costosi propulsori ibridi previsti per il 2026.<h2>La Formula 1 sta per tornare al V8?</h2>In un incontro con i giornalisti a margine del Gran Premio di Silverstone, Ben Sulayem ha ribadito la necessità di <strong>ridurre drasticamente i costi</strong>, definendo i V8 una soluzione concreta e auspicabile.Secondo il presidente della FIA, l’<strong>attuale generazione di motori ibridi</strong> comporta una complessità tecnica eccessiva e costi ormai difficili da sostenere. La sola attività di ricerca e sviluppo, infatti, può superare i 200 milioni di dollari, mentre <strong>ogni singola unità costa tra 1,8 e 2,1 milioni</strong>. L’idea sarebbe quindi quella di tornare a una configurazione più semplice e collaudata come il V8, integrando però una forma ibrida più leggera e carburanti sostenibili, per non rinunciare del tutto agli obiettivi ambientali.La transizione, ha spiegato Ben Sulayem, richiederebbe almeno tre anni di lavoro, motivo per cui la <strong>scadenza del 2029 rappresenta un obiettivo realistico</strong>. Anche la Formula One Management, guidata da Stefano Domenicali, avrebbe mostrato apertura verso questa ipotesi, e lo stesso vale per alcuni team che iniziano a vedere nella semplificazione tecnica una possibile via per garantire maggiore equilibrio finanziario.Il <strong>ritorno ai V8</strong>, che la Formula 1 ha abbandonato al termine del 2013, comporterebbe un taglio netto ai costi. L’obiettivo dichiarato è ridurre del 50% le spese legate ai motori, rendendo la categoria più accessibile a nuovi team e costruttori. Non a caso, il presidente della FIA ha anche aperto alla <strong>possibilità dell’ingresso di un nuovo team</strong>, il dodicesimo, che potrebbe arrivare dalla Cina, dopo il tentativo fallito di portare la Cadillac del gruppo General Motors in Formula 1.<h2>Il futuro della Formula 1</h2>Ben Sulayem aveva espresso la preferenza per un ritorno ai V10, ma la soluzione V8 appare più facilmente realizzabile, anche perché comporterebbe <strong>benefici diretti in termini di peso complessivo delle vetture</strong>. Il passaggio al V8, però, come qualsiasi cambiamento regolamentare di questa portata, richiede l’accordo della FIA, della FOM e una maggioranza qualificata tra i motoristi. Finora <strong>non si sono registrate discussioni formali</strong> dopo l’incontro organizzato in Bahrain all’inizio della stagione, dove era emersa una linea comune sulla necessità di mantenere una componente ibrida e carburanti green. Le dichiarazioni di Ben Sulayem riaccendono il dibattito e potrebbero <strong>rappresentare un primo passo verso un cambio di rotta</strong>. Il futuro della Formula 1, però, sembra orientato a trovare una sintesi tra ambizioni ambientali, costi crescenti e nuove opportunità commerciali. [<a href="https://www.motorsport.com/f1/news/mohammed-ben-sulayem-says-momentum-growing-for-cheaper-v8-engines-/10740489" target="_blank" rel="noopener">FONTE</a>]