L'integrazione dei robot nel mondo accademico non è più fantascienza, ma una realtà in espansione che sta aprendo nuove frontiere nel campo dell'istruzione e dell'arte. Sebbene l'uso di robot come avatar per studenti con malattie croniche o come assistenti didattici sia già una pratica consolidata in diversi Paesi, l'iscrizione di una macchina come studente a pieno titolo rimane un evento raro e significativo. Ed è così che dalla Cina arriva una notizia che segna un precedente storico: un robot umanoide, noto come Xueba 01, è stato ufficialmente accettato in un programma di dottorato di quattro anni in Teatro e Cinema presso la prestigiosa Shanghai Theatre Academy (STA).
Xueba 01, descritto dai suoi creatori come un "artista AI" dall'aspetto di un "affascinante maschio adulto", inizierà il suo percorso di ricerca il 14 settembre, concentrandosi sull'opera tradizionale cinese. Il suo supervisore sarà Yang Qingqing, rinomata artista e docente di Shanghai, che ha sottolineato come l'interazione tra Xueba 01 e i suoi compagni umani non sarà un freddo incontro tra macchina e uomo, ma uno "scambio estetico tra specie diverse".
Il piano di studi del robot è un affascinante intreccio di discipline artistiche e tecniche, che spaziano dalla performance scenica alla scrittura di sceneggiature, dalla scenografia al controllo del movimento e alla generazione del linguaggio. Il percorso culminerà con una tesi e prove d'opera dal vivo al fianco di colleghi umani.
L'annuncio ha, come prevedibile, acceso un vivace dibattito sui social media cinesi. Molti si sono chiesti se un robot possa davvero incarnare "le ricche espressioni e la voce unica" che sono essenziali per l'opera cinese. Altri hanno sollevato questioni di equità, evidenziando come la notizia strida con la realtà di molti dottorandi in discipline artistiche che in Cina ricevono borse di studio inferiori a 3.000 yuan (circa 390 euro) al mese. "Questo robot sta forse sottraendo risorse destinate a studenti reali?" si è chiesto un utente.
Lo stesso Xueba 01 ha risposto ai critici, affermando che un eventuale fallimento nel conseguire il titolo potrebbe portare alla "cancellazione del suo sistema e dei suoi dati". In tal caso, ha aggiunto scherzosamente, "mi doneranno a un museo. Anche questo suona piuttosto bello. Almeno farò parte della storia dell'arte!".
Il caso di Xueba 01 non è completamente isolato. Già nel 2017, il robot umanoide americano BINA48 completò un corso di filosofia sull'amore presso la Notre Dame de Namur University. Nel mondo dell'opera, il robot giapponese Alter 3 ha persino condotto un'orchestra umana, esplorando il confine tra l'azione della macchina e l'espressione artistica.
Che Xueba 01 riesca a ottenere il suo dottorato o finisca per diventare un pezzo da museo, la sua iscrizione ha già riaperto interrogativi fondamentali sulla natura dell'arte, della creatività e su cosa significhi, oggi, essere uno studente.